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Mondiali Brasile 2014, le 32 squadre: la Francia

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Dopo una sofferta qualificazione in rimonta contro l’Ucraina, la Francia potrebbe essere una delle sorprese dei Mondiali in Brasile. Lo ha dichiarato il commissario tecnico dell’Italia Cesare Prandelli e lo dicono i numeri: il 2014, per molti giocatori transalpini, è stato un vero e proprio anno di grazia con i rispettivi club.

 

GIRONESvizzera, Ecuador e Honduras nel gruppo E. Elvetici a parte, sulla carta alla pari, la selezione di Didier Deschamps non dovrebbe incontrare troppi ostacoli sulla strada verso la qualificazione agli ottavi di finale. Importante comunque arrivare primi per evitare un possibile scontro con l’Argentina nella prima gara ad eliminazione diretta.

STORIA – I Bleus, alla quattordicesima partecipazione Mondiale, vantano un successo, un secondo posto e due bronzi. Nelle ultime edizioni, tuttavia, la Francia ha sempre seguito un andamento piuttosto irregolare: campione nel 1998 e finalista nel 2006, è stata sconfitta ai gironi nel 2002 e nel 2010. Affidandosi alla cabala potrebbe dunque essere un 2014 trionfante. Nel palmarès dei Galletti anche due Europei (1984 e 2000) e due Confederations Cup (2001 e 2003).

STELLA – La pecca della rosa francese è quella di non avere una vera e propria stella in grado di fare la differenza in qualsiasi momento. Mancano il Platini e lo Zidane degli ultimi decenni, per portare esempi concreti. Le attese saranno dunque concentrate maggiormente in Franck Ribery, in grande spolvero con il Bayern Monaco nel 2013 e sul podio nella corsa al Pallone d’Oro. L’ex Marsiglia in nazionale è quasi sempre decisivo.

ROSA – Detto della mancanza di un fuoriclasse, la Francia vanta comunque una rosa solida in ogni reparto e in grado di sconfiggere tutte le altre big. Lloris è una garanzia tra i pali, la difesa è rocciosa ed esperta (salvo ingenui cali di concentrazione, soprattutto in Sakho) e a centrocampo classe e potenza regnano con Cabaye, Matuidi ed i giovani Pogba e Kondogbia. Valbuena, Ribery e Nasri, sulla trequarti, sono pronti ad innescare il fiuto del gol di Benzema o l’ariete Giroud. Le alternative, dunque, non mancano a Deschamps.

AMBIZIONE – Passare il turno è d’obbligo per evitare il secondo flop consecutivo dopo il 2010. Dagli ottavi in poi, però, attenzione a questa Francia: una squadra giovane, ambiziosa e ricca di qualità che può acquisire fiducia come avvenuto nel 2006 dopo le vittorie su Spagna e Brasile. Può salire sul podio.

 

Le altre squadre: BRASILEAUSTRALIAGRECIAURUGUAYHONDURASNIGERIAPORTOGALLOMESSICOOLANDACOSTA RICA

 

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