Calcio

Mondiali calcio 2014, le 32 squadre: la Spagna

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Poco da dire sulla Spagna campione in carica: qualità immutata e un Diego Costa in più in attacco (seppur da valutare dopo l’ennesimo infortunio muscolare di sabato scorso). La Roja punta al bis in Brasile, ma ripetersi non sarà affatto semplice.

 

GIRONE – Gli ostacoli per la squadra di Vicente Del Bosque inizieranno già dalla fase a gironi. Gruppo B con Olanda, Cile e Australia: sarà importante raggiungere il primo posto per evitare (sulla carta) un ottavo di finale infernale contro il Brasile. I sudamericani del Cile sono ostici, ma la Spagna è molto più esperta.

STORIA – Sarà la quattordicesima partecipazione ad un Mondiale, la decima di fila da Argentina 1978. In Sudafrica un gol di Andres Iniesta ha regalato il primo titolo iridato dopo due Europei (il terzo è stato vinto nel 2012) ed un argento olimpico (1920).

STELLA – La squadra di Del Bosque è piena zeppa di fuoriclasse, sulla carta forse il collettivo più forte di tutta la manifestazione. Difficile dunque scegliere una stella, che potrebbe essere raffigurata nell’anima del centrocampo con la sua classe e le sue invenzioni: Andres Iniesta. Uno dei migliori nella funestata stagione del Barcellona, il numero 8 blaugrana sogna di ripetersi dopo il gol vittoria del 2010. A lui saranno affidate le chiavi della zona mediana, con il compito di amministrare il gioco e pressare subito i portatori di palla avversari nella prima regola del tiki-taka.

ROSA – Vicente del Bosque, che ha diramato la lista dei 30 pre-convocati, ha perso per infortunio Thiago Alcantara e rischia di dover fare a meno anche della stella dell’Atletico Madrid Diego Costa. Non mancheranno, tuttavia, le soluzioni in una rosa rodata che forse anche per questo rischia di presentarsi in Brasile oltremodo sazia dopo un lustro ricco di trofei. Iker Casillas si è dimostrato uno dei portieri più forti del mondo in Champions League, la linea difensiva ha sempre retto al meglio e il centrocampo e l’attacco sono garanzie di bel gioco e reti. Con l’esplosione di Jesus Navas al Manchester City, inoltre, la Roja potrà vantare un’opzione “nuova” nella propria chiave tattica: le volate sulla fascia e i cross al centro per – perché no – uno tra il claudicante Diego Costa e l’ariete della Juventus Fernando Llorente.

AMBIZIONE – L’obiettivo è ripetersi, inutile nasconderlo. Attenzione però alle sorprese e, soprattutto, ad un possibile scontro con l’Italia ai quarti di finale: dopo le beffe ai rigori targate Euro 2008 e Confederations Cup 2013 e il poker del 2012, la ruota dovrà pur girare.

 

Le altre squadre: BRASILEAUSTRALIAGRECIAURUGUAYHONDURASNIGERIAPORTOGALLOMESSICOOLANDACOSTA RICAFRANCIAARGENTINAGHANARUSSIACAMERUNCILECOLOMBIASVIZZERAINGHILTERRAIRANSTATI UNITIBELGIOCROAZIA

 

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