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Nuoto, Massimiliano Rosolino: “Italia, ecco come stai. Obiettivo Rio”

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MILANO – Ospite di grande simpatia ieri a Milano nel corso della presentazione del progetto Act!onaid in collaborazione con Arena, Fin e La Gazzetta dello Sport, il fuoriclasse del nuoto azzurro Massimiliano Rosolino ha parlato a lungo della situazione di questo sport in Italia. Dopo le zero medaglie di Londra 2012 e le due di Barcellona 2013, il futuro potrebbe sorride al Bel Paese. La qualità, infatti, non manca.

L’apertura è dedicata a Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti, in grandissima forma agli Assoluti di Riccione. Questo il pensiero dell’oro a Sidney 2000: “Sono i due talenti più puri del nuoto italiano, anche se in prospettiva futura vedo meglio Gregorio. Sui 1500 ha già esperienza e classe invidiabile e resterà a lungo a competere con i migliori, mentre negli 800 può ancora fare progressi. Detti ha ottime qualità in 400 e 800 e spero che possa dire la sua già da Berlino, anche se non sarà semplice“. Si passa poi a Federica Pellegrini: solo stile libero o anche dorso, visti i recenti progressi soprattutto sui 200 in questo nuovo stile? Rosolino non ha dubbi: “Meglio fare bene 200 e 400 stile libero, e lei è una fuoriclasse“.

Si passa a Fabio Scozzoli, al rientro dall’infortunio: “Fabio ha doti invidiabili e non a caso riesce ad essere competitivo in Italia su vari stili. In futuro spero che a rana possa tornare a primeggiare come prima del crack del ginocchio, se lo merita“. Che sia Andrea Mitchell D’Arrigo il suo successore? Di certo, l’esperienza negli Stati Uniti non potrà che giovare al giovane azzurro: “A Riccione ha peccato di superficialità sui 400 e si è riscattato nei 200. Gregg Troy sarà un grande maestro per lui, ma non deve dimenticare la sua giovane età. Può e deve crescere ancora molto“. Intanto, c’è una potenziale 4×200 stile libero femminile da oro europeo: “Gli Assoluti hanno messo in luce quattro atlete ben sotto i due minuti e ciò è ottimo. A Berlino si può sognare in grande, ma poi bisognerà confermarsi nel biennio olimpico puntando Rio: è quello il vero obiettivo. Voglio spendere parole speciali per Stefania Pirozzi, che potrebbe essere la rivelazione estiva tra stile e, soprattutto, 200 e 400 misti. Stefano Morini le fa bene“.

Spazio poi al delfino, tra un Matteo Rivolta chiamato a confermare il tempo di Barcellona e una Ilaria Bianchi leggermente in difficoltà: “Matteo mi ha sempre dato l’impressione di un incontentabile, ma è un pregio perché sa di volersi migliorare costantemente. Dopo un ottimo Mondiale e un inverno in vasca corta non brillantissimo, può sbocciare definitivamente. Ilaria, invece, deve ritrovare la lucidità mentale degli anni passati: il crono si abbasserà da quei maledetti 58 secondi, perché gode di tutte le qualità per farcela“. Riccione, inoltre, ha messo in luce soprattutto i progressi dei dorsisti quali Christopher Ciccarese, Niccolò Bonacchi e Luca Mencarini: “Grande talento e forza di volontà, i tempi si possono ridurre ancora“, il commento di un Rosolino molto colpito in particolare dal 19enne di Pescia.

Il pomeriggio milanese è anche però occasione per lanciare una stoccata alle istituzioni locali in fatto di impianti: “Milano è molto indietro, non ci sono strutture in grado di ospitare Campionati Italiani Assoluti e ovviamente nemmeno Europei o Mondiali. La testa ora può essere rivolta ad altro e posso capirlo, ma per tutta la Lombardia questo è un peccato. Il Trofeo Città di Milano di via Mecenate è troppo poco per una città che potrebbe offrire ben altro“. La chiusura di Rosolino è dedicata a Walter Bolognani, nuovo responsabile federale della nazionale giovanile. La sua filosofia (qui un approfondimento) è ben chiara e il napoletano la commenta così: “Giusto essere meno assatanati a 18 anni, ma bisogna sempre essere affamati. Walter comunque è un grande professionista e sono sicuro che i risultati arriveranno anche grazie a lui“. Al termine di questo inteso riassunto, dunque, ecco la sua massima conclusiva sul nuoto italiano: “Siamo in crescita, non ancora al top. Ma quello dovrà arrivare per Rio“.

 

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