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Paulao, il “Messia” del beach: “Che gusto vincere un Grand Slam”

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E’ senza dubbio il grande protagonista di questo inizio col botto di stagione per il beach volley italiano. Il ct della nazionale Paulao è l’uomo a cui vanno dati i meriti per questo cambio di marcia epocale del movimento italiano. Idee, applicazione, innovazione, velocità: queste le parole d’ordine del tecnico carioca, trapiantato in Italia, marito di Roberta Marini e da quest’anno unico responsabile tecnico delle due nazionali di beach volley. Paulao si guarda indietro e scopre che è ancora troppo vicina, forse, quella vittoria storica dei “suoi” ragazzi. “Mancava questa vittoria per coronare il lavoro di due anni e mezzo in Nazionale. Ci siamo detti che volevamo vincere almeno un torneo perché a questi due bravissimi ragazzi Daniele Lupo e Paolo Nicolai mancava solo il successo in un torneo di Grand Slam per farli entrare tra i grandi. Il gusto però di vincere un torneo è bellissimo. L’Italia negli ultimi anni è cresciuta tantissimo a livello internazionale, sia tra i maschi che tra le femmine. Abbiamo ancora tanto da fare e speriamo attraverso il progetto che stiamo approntando sul beach volley giovanile di poter dare seguito a questa generazione che intanto ha ancora tanta strada davanti e poi ci sta regalando delle emozioni fortissime

Qual’è la forza di Nicolai e Lupo? “Loro hanno una voglia incredibile di arrivare al massimo. Ho visto dei miglioramenti in tutti i sensi da parte loro ma quello che si nota di più da parte loro è la tranquillità, la serenità con cui stanno in campo, anche quando sono sotto nei punteggi, segno di grande maturità e grande fiducia nelle possibilità di vincere la partita anche contro avversari molto difficili. C’è tanto rispetto reciproco in campo, non si va mai oltre le righe tra di loro. Nonostante questo c’è tanto da migliorare e da crescere come capacità di coppia. Negli ultimi anni abbiamo avuto anche una collaborazione stretta con uno staff che si occupa dell’aspetto psicologico e che ha svolto un duro lavoro permettendoci di poter centrare obiettivi importanti”.

Paulao ricorda un episodio della finale di Shanghai contro i lettoni. “A un certo punto nel terzo set Nicolai ha fatto una palla di seconda vincente e io e Varnier, il mio assistente, ci siamo guardati perché di solito è Lupo a fare quel tipo di giocata, poi Nicolai ci ha svelato che aveva fatto tocco a muro e che non avrebbe potuto fare altrimenti. Un sollievo…” dice ridendo.

Menegatti e Orsi Toth stanno lavorando molto e possono fare sempre meglio. “A Shanghai hanno avuto indubbiamente un po’ di sfortuna nella partita contro le olandesi dove si poteva vincere 2-0 e andare avanti nel tabellone. Il beach volley è uno sport dove bisogna cogliere l’attimo in campo. A Shanghai Marta e Vicky hanno dimostrato una qualità di gioco migliore rispetto a quella di Fuzhou, eppure sono arrivate diciassettesime mentre a Fuzhou hanno fatto quinte. Sono comunque soddisfatto di quello che hanno fatto loro, così come sono contento di Gioria/Giombini che hanno fatto grandi passi avanti”.

Tornando al maschile Paulao analizza anche i risultati delle altre due coppie azzurre in questo breve scorcio di stagione. “Gli ingrosso stanno facendo bene ora in Messico ma già si era vista una crescita nel livello del gioco a Shanghai dove hanno avuto un girone impossibile. Il livello è molto cresciuto e a volte bisogna essere soddisfatti anche del 25. posto. Discorso diverso per Tomatis/Ranghieri perché Ranghieri ha avuto un infortunio al piede prima di partire per Fuzhou ed ha dovuto rinunciare a giocare il primo torneo. Ora ci sono due o tre settimane per prepararci all’Europeo di Cagliari che resta uno dei grandi obiettivi di questa stagione per le coppie azzurre”.

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