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Rugby, Eccellenza: Calvisano d’Italia! Superato un generosissimo Rovigo

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E’ il Cavisano di Guidi ad aggiudicarsi l’84° edizione del Campionato Italiano superando 26-17 un generosissimo Rovigo.

La finalissima parte a ritmi elevati e con un po’ di nervosismo, con gli ospiti che si portano subito in vantaggio grazie alla meta di Ragusi ed alla conversione di Bergamasco che manda i rodigini sull’ 0-7 replicando qualche minuto dopo: Montauriol, infatti, recupera palla e si invola verso i pali, ma prima di schiacciare scarica l’ovale per McCann che capitalizza per il 14-0, arrotondato ancora una volta dal piede di Bergamasco.

I padroni di casa sono fallosi e indisciplinati, con Rovigo che allunga ulteriormente grazie a Basson che fissa sul 17-0.

Lo scudetto sembra prendere l’autostrada per il veneto.

I Lombardi però reagiscono e, dopo un inizio da incubo, muovo il punteggio due volte con il piede di Haimona portandosi sul 6-17.

Siamo ormai giunti a fine della prima frazione, ma prima del riposo c’è tempo per i calvini di accorciare sul 9-17 e per Quaglio (Rovigo) e Costanzo (Calvisano) di beccarsi entrambi il cartellino giallo.

Nella ripresa i padroni di casa ricominciano a tamburo battente sfruttando al massimo il gioco statico che provoca un elevato numero di falli da parte dei rossoblu, i quali pagano dazio con le penalità comminate a Lubian ed ancora a Quaglio, che finisce anzitempo sotto la doccia per doppio giallo.

Girandola di cambi rapidissima, e in un amen siamo 16-17 per effetto della meta tecnica concessa da Carlo Damasco, impeccabile nel suo arbitraggio stasera, ai lombardi che ormai sono in vista del sorpasso.

Rovigo non riesce a rimanere lucida e subisce l’ennesimo giallo, ad opera di Ragusi, ritrovandosi dodici contro quindi, ma pur in preda all’emergenza estrema resiste finchè non torna in quattordici, quando sembra riprendere morale per il gran finale.

Sette minuti. Sempre 16-17.

Calvisano spinta dal suo pubblico ruggisce ancora.  Dopo aver conquistato una punizione in mischia, infatti, i lombardi si portano in touche e recuperano la palla andando con una driving maul avanzante che causa la seconda meta tecnica di serata portando i padroni di casa in vantaggio per il 23-17.

Paul Griffen infine, alla sua ultima in carriera, chiude la pratica 26-17 consegnando il tricolore a tutto il pubblico del San Michele

michele.cassano@olimpiazzurra.com

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Foto: wikipedia

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