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Salto con gli sci

Salto con gli sci, il responsabile tecnico Paolo Bernardi: “Azzurri affamati, possono dare tanto”

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Nominato pochi giorni fa allenatore responsabile per quanto riguarda la squadra di salto con gli sci maschile, Paolo Bernardi sembra avere le idee chiare. Dopo una più che discreta carriera da atleta, il 42enne si è contraddistinto prima alla guida della squadra di combinata nordica italiana, per poi raccogliere risultati di grandissimo prestigio con il team di salto femminile statunitense.

A pochi giorni dal primo ritiro di Tarvisio, ecco le sue parole riportate sul sito ufficiale della FISI:Pur avendo lavorato per qualche stagione con una federazione straniera, ho sempre seguito con attenzione ciò che è successo nell’ambiente italiano. Nella mia testa mi sono già fatto un percorso di lavoro per ogni singolo atleta che seguirò. Sono convinto che le idee che porterò nel gruppo siano giuste, spero di trovare la sintonia giusta con gli atleti. Il fatto di tornare con gli uomini dopo avere allenato le donne non provocherà nessun cambiamento perchè l’approccio tecnico è il medesimo. Sul circuito maschile il gesto è l’estremizzazione della forza, possiamo estremizzare pure la tecnica, spero di trovare la stessa carica agonistica che hanno le donne”

Ogni atleta sembra già aver pronto davanti a sè un piano di lavoro atto a portarlo, o a riportarlo, a massimizzare il risultato in base ai mezzi tecnici e fisici a disposizione. Queste le idee di Bernardi: “Colloredo è un atleta che in passato è entrao nella top-ten in Coppa del mondo, deve tornare ai suoi livelli massimi. credo che nelle ultime stagioni abbia approcciato la tecnica in maniera controversa anche a causa del cambio dei materiali. Se ritrova stabilità ha qualità fisiche e atletiche e una maturità mentale di primo livello, il suo potenziale è in gran parte inespresso. Morassi e Bresadola hanno qualcosina in più sui trampolini grandi: Andrea ha mostrato un’involuzione tecnica netta, dobbiamo riaccendere la sua sensibilità e l’attitudine al volo. Sono convinto che recupererà in fretta. Bresadola è un po’ una mosca bianca nel mondo del salto, per qualità fisiche non rappresenta la tipologia del saltatore moderno, che compensa con l’attitudine a essere saltatore e un grande istinto sul dente. L’obiettivo a cui puntiamo è che i suoi picchi diventino stabili. Dellasega è quello che dal punto di vista tecnico ha fatto il progresso migliore, trovando stabilità tecnica per un lungo tempo, Adesso occorre rendere meno traumatico l’approccio mentale che dovrà diventare più neutro”

Questi gli obiettivi a breve termine che si concretizzeranno proprio nel ritiro di cui abbiamo parlato in precedenza: “Parlando con gli atleti nei giorni scorsi ho capito che hanno preso coscienza dei propri mezzi, capito i loro limiti e ciò è importante per cambiare approccio filosofico. La mia idea è nuova, li ho sentiti molto affamati. I salti che faremo a Villach serviranno per togliere la ruggine, tarare la comunicazione e vedere come funziona il loro sistema recettivo. L’obiettivo è quello di trovare il filo giusto per far partire il lavoro. Passeremo i prossimi due mesi a costruire le fondamenta e far recepire ai ragazzi un diverso tipo di squadra, creando unità d’intenti“.

In vista del prossimo quadriennio olimpico, inoltre, stanno iniziando ad affacciarsi alla Coppa del mondo anche due giovani come Federico Cecon e Daniele Varesco, da tenere sicuramente d’occhio sin dalla prossima estate. Per tanti degli atleti citati, i prossimi 4 anni potrebbero risultare fondamentali, e i risultati potrebbero

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gianluca.santo@olimpiazzurra.com

Foto Credit: Fisi

1 Commento

1 Commento

  1. ale sandro

    20 Maggio 2014 at 22:17

    Sono contento di questa scelta, ci speravo da quando ci furono le sue dimissioni la scosra stagione dalla nazionale americana femminile, dove aveva contribuito ai successi della Hendrickson in particolare. In bocca al lupo perchè ci sarà parecchio lavoro per lui e gli azzurri da fare.

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