Short Track
Short Track: Bedard lascia l’Italia, guiderà la Francia
Il mondo dello short track azzurro è in subbuglio dopo la decisione del commissario tecnico Eric Bedard di lasciare la nazionale italiana e di intraprendere una nuova avventura con la Francia. Una notizia, che purtroppo era nell’aria, visto che il tecnico canadese era ancora senza contratto ed era libero di scegliere il suo futuro.
Queste le dichiarazioni di Bedard alla stampa transalpina dopo l’annuncio della sua firma: “Sono senza contratto dall’1 aprile. A fine di marzo ho presentato, con il mio assistente Gouadec, un piano di sviluppo che avrebbe coperto gli italiani i prossimi otto anni. Tutto compreso: la squadra nazionale attraverso un team di sviluppo, club, allenatori e altro. La controproposta non ha soddisfatto le nostre aspettative. Non era approccio serio, così ho esplorato altre strade che mi hanno portato ad accordarmi con i francesi durante le ultime ore“.
L’allenatore canadese lascia il nostro paese dopo un solo quadriennio, che ha regalato grandissimi successi all’Italia, come le tre medaglie olimpiche di Arianna Fontana e il bronzo della staffetta femminile, che durante gli anni sotto la sua guida tecnica è diventata tra le più forti al mondo. Inoltre ci sono da aggiungere tutti i successi mondiali, europei e in Coppa.
In questo momento regna l’assoluta incertezza e soprattutto in Federazione nessuno si è espresso su chi sostituirà Bedard. Il nome più ovvio e primo candidato alla successione è quello di Kenan Gouadec, anche lui canadese e arrivato nel 2011 come secondo del connazionale. Per l’ufficialità bisognerà comunque attendere almeno fino al 31 Maggio, dopo l’elezione del nuovo presidente della FiSG, che subentra a Giancarlo Bolognini, rimasto in carica per 17 anni.
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andrea.ziglio@olimpiazzurra.com
ale sandro
16 Maggio 2014 at 15:30
Sebbene possa essere sostituito dal suo secondo Gouadec(ed è tutto da vedere ), Eric Bedard è stato il sicuro protagonista del risveglio dello short track italiano,soprattutto al femminile, in questi ultimi anni. Mi viene da pensare che questa decisione della federazione di non riconfermarlo fosse già nell’aria ben prima delle stesse Olimpiadi, per cui anche un podio a sorpresa nel maschile oltre ai bellissimi podi femminili,non avrebbe cambiato nulla. Peccato non poter vedere all’opera il suo progetto, la situazione ora si fa tosta perchè tra le donne con la gravidanza della Valcepina, incinta già a Sochi a quanto pare, e ovviamente il matrimonio con conseguente rischio ritiro per la Fontana, rimangono poche atlete a sostenere il peso della specialità. Speriamo che Arianna ci ripensi.