Ciclismo
Tra Romandia e Turchia, l’obiettivo è il Giro d’Italia
Nella giornata di oggi si sono conclusi il Giro di Turchia e il Giro di Romandia, due breve corse a tappe sfruttate da alcuni dei corridori più attesi al prossimo Giro d’Italia per trovare il giusto colpo di pedale, in particolare per quanto riguarda i velocisti.
Tra questi il più atteso nella Corsa Rosa sarà Marcel Kittel, che però non ha destato un’ottima impressione nelle tappe svolte. Ottimo nel prologo, chiuso in quarta posizione, poi non è più riuscito a chiudere con i primi per provare a cogliere il successo, denotando ancora dei limiti nella frazioni più impegnative. Segnale non certo positivo in ottica Giro, dato che la corsa nostrana è tra le più impegnative da un punto di vista altimetrico.
Chi invece è andato molto forte è stato Giacomo Nizzolo: non è riuscito a vincere nemmeno una tappa, ma questo anche per piccole difficoltà avute nel lanciare la volata dalle posizioni migliori. Buone performance anche per Davide Appollonio, bravo a regolare il gruppo ieri nonostante i fuggitivi avessero già tagliato il traguardo.
Tra gli uomini di classifica desta preoccupazione un Ivan Basso che sembra lontanissimo dalle condizioni migliori, ancora in difficoltà rispetto ai migliori nelle frazioni in teoria più adatte alle sue caratteristiche. Attualmente il varesino non sembrerebbe in grado di competere per le primissime posizioni in classifica generale. C’è da dire che anche gli altri pretendenti alla Maglia Rosa non hanno brillato, con un Rigoberto Uran lontano dalla condizione migliore nonostante manchi meno di una settimana dalla partenza del Giro in terra irlandese.
Anche dal Giro di Turchia sono arrivate indicazioni in particolar modo per quanto riguarda i protagonisti delle volate, con Elia Viviani (Cannondale) che se l’è giocata ad armi pari con Mark Cavendish negli sprint di gruppo. Viviani ha dimostrato di essere in grandissima forma, vincendo anche due tappe, la prima su un arrivo insidioso che lo ha premiato in quanto è arrivato più fresco degli avversari ai momenti finali: questo è un ottimo segnale in vista di una corsa di tre settimane come il Giro.
Per tutti, ormai, il grosso del lavoro è stato fatto. Il Giro d’Italia è alle porte e le carte in tavola non si possono più cambiare, salvo qualche piccolo aggiustamento.
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gianluca.santo@olimpiazzurra.com
Foto: Pagina Facebook Giant Shimano