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Tuffi, World Series: Italia frenata dalla stanchezza a Mosca

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Si torna in Italia con quattro medaglie in altrettante tappe delle World Series di tuffi, bottino in linea con le qualità degli azzurri che forse hanno raccolto un po’ meno di quanto dimostrato in virtù di sfortuna ed errori vari. A Mosca, nell’ultima uscita, si è aggiunta anche la stanchezza a frenare Tania Cagnotto e compagni: nella capitale russa l’unico podio è stato conquistato proprio dalla bolzanina, in una tre giorni di alti e bassi per il Bel Paese.

Quasi paradossale la prima giornata, con il sesto posto di Francesco Dell’Uomo e Maicol Verzotto nel sincro dalla piattaforma (381.96 punti) che ha superato in quanto a soddisfazione il quinto di Tania Cagnotto e Francesca Dallapè nel trampolino 3 metri (288.90). Qualche errore di troppo per la coppia cinque volte campione d’Europa, favorita sulla carta per l’argento alle spalle della Cina in virtù dell’assenza delle canadesi Pamela Ware e Jennifer Abel. L’impressione è stata quella di una stanchezza soprattutto mentale nelle due azzurre, mentre per quanto riguarda gli uomini il punteggio è il linea con gli ultimi standard e c’è da sorridere per la buona riuscita del doppio e mezzo indietro con un avvitamento e mezzo (coefficiente 3.2). In ottica futura si può migliorare ancora.

Nelle gare individuali dal trampolino, promossa con super voto Tania Cagnotto. 330.15 in semifinale, 353 in finale e terzo posto alle spalle delle cinesi He Zi e Wang Han. Con tanto di rimonta alla messicana Laura Sanchez, grazie ad una prova esaltata dagli 81 punti del doppio e mezzo rovesciato e nella quale il triplo e mezzo avanti si può perfezionare ancora molto. Rimandata, invece, Maria Marconi: per la romana ennesimo errore all’ultimo tuffo di una carriera purtroppo segnata da questi cali mentali (basti ricordare la semifinale dal metro ai Mondiali di Barcellona 2013), con i 36 punti nel rovesciato a vanificare la momentanea prima posizione e a sancire la prematura eliminazione.

Nella giornata conclusiva, infine, positivi i 402.85 punti di Francesco Dell’Uomo dalla piattaforma. Per l’azzurro, che sta vivendo un anno di riscatto dopo un 2013 ricco di infortuni, quarto posto in una semifinale di altissimo livello nonostante l’assenza dei fuoriclasse cinesi. Un gradino indietro rispetto a Londra, invece, Maicol Verzotto: il bolzanino non riesce a ripetere i 418 della capitale inglese, fermandosi a quota 360.85 per un errore nel triplo e mezzo indietro. Da 10 metri, però, c’è meno da sorridere: il mondo corre, l’Italia cammina. Nonostante l’impegno degli atleti, la differenza vera la fanno le strutture: per non rimanere comparse, bisogna accelerare il passo.

 

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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

Twitter: @FCaligaris

Foto da: fina.org

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