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Basket: Olimpia sei di nuovo Campione. Milano torna grande ed ora l’Europa

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Dopo diciotto lunghi anni l’Olimpia Milano è di nuovo Campione d’Italia. Si tratta del ventiseiesimo Scudetto per la società lombarda, arrivato al termine di una serie finale indimenticabile contro la Montepaschi Siena, anche perché per la prima volta si è assegnato il Tricolore in una gara 7.

Da un Gentile all’altro, da Nando ad Alessandro, la storia si ripete e alla fine il capitano milanese, come fece suo padre nel 1996, alza al cielo la Coppa. Alessandro è stato votato anche MVP di queste finali, un giusto riconoscimento per uno dei principali protagonisti di questa vittoria, se non addirittura l’artefice in primis, visto che nel momento di maggior difficoltà di Milano si è preso la squadra sulle spalle e l’ha trascinata alla vittoria. In gara6 sono arrivati 23 punti, mentre ieri si è fermato a 17, ma trovando canestri importantissimi che hanno tenuto in vita l’Olimpia, che poi nel finale ha sorpassato definitivamente la Montepaschi.

Il momento, però, decisivo di questa serie finale è il canestro sulla sirena in gara 6 di Curtis Jerrells. Incredibile la stagione passata dal play americano, che dopo le prime partite era stato bersagliato da critica, tifosi e addirittura dalla società, che lo aveva messo a rischio taglia. Banchi è stato bravissimo a fargli sentire la sua fiducia e Jerrells lo ha ripagato nel corso dell’anno e soprattutto in questa finale con prestazioni incredibili. In gara 1 è stato l’autentico mattatore, in gara 6 il canestro della vittoria e anche ieri sera una tripla fondamentale che ha pareggiato i conti a tre minuti dalla fine e che ha suggellato la rimonta milanese.
Non si può certo dimenticare uno come Keith Langford, miglior marcatore di Milano in campionato ed Eurolega. Ieri per la prima volta non è andato in doppia cifra e nel finale Banchi ha preferito, rischiando tantissimo, altri uomini. Nonostante questo è lui uni dei principali protagonisti, forse insieme a Gentile un gradino sopra tutti, di un’annata fantastica per l’Olimpia. La guardia americana anche in Eurolega aveva portato la squadra alla quasi miracolosa Final Four, ma un suo infortunio e il difficile pieno recupero hanno probabilmente stoppato i sogni milanesi contro il Maccabi.

E’ stata la vittoria di coach Luca Banchi, perchè ieri sera ha dimostrato di essere un grande allenatore e di vincere o morire con le sue idee e i suoi uomini. Ha tenuto in campo Hackett fino all’ultimo, nonostante un terzo quarto disastroso del play azzurro, e alla fine Daniel lo ha ripagato con alcune giocate in attacco e difesa decisive, ha scelto Jerrells e non Langford, ha puntato ovviamente su Moss, che allo stremo delle forze ha difeso in maniera meravigliosa su Janning e tutti i piccoli di Siena, ha tolto Lawal e messo un inguardabile Samuels, che nel finale si rende protagonista di una stoppata fondamentale.

Onore e merito, però, a degli avversari straordinari e ad una Montepaschi che ha cullato il sogno dell’ottavo Scudetto consecutivo della sua storia fino a due minuti dal termine di gara7. Nella stagione maledetta, quella che segnerà l’addio dalla serieA1 della società toscana, quella che ha visto il presidente Minucci finire in carcere e una rivoluzione estiva e di budget in estate davvero impressionante, Ress e compagni hanno saputa unirsi sempre di più e arrivare fino all’ultima partita dell’anno. Sicuramente Siena tornerà presto, perchè la passione dei suoi tifosi è contagiosa e poi perchè il basket italiano merita una piazza così.

Adesso per Milano è il tempo della festa e forse tra qualche giorno si comincerà a pensare al futuro e ad un progetto che deve portare l’Olimpia alla conquista dell’Europa. Dall’anno prossimo l’obiettivo sarà quello di raggiungere le Final Four, sfiorare quest’anno, ma ci sono tantissimi punti di domanda, che riguardano soprattutto i due leader della squadra: Alessandro Gentile e Keith Langford. Il capitano ha la possibilità di volare in NBA e provare a strappare un contratto con gli Houston Rockets, dopo essere stato selezionato nel Draft 2014, ma alla fine potrebbe anche decidere di non partire e restare un altro anno nella sua Olimpia per crescere ancora e provare a vincere qualcosa anche in Europa. Sulla guardia americana sono circolate tantissime voci, ma l’unica cosa certa è che non gli è stato concesso il passaporto turco. Questo fattore cambia completamente le carte in tavola e ciò potrebbe favorire anche la permanenza all’Olimpia, allontanando le sirene di Galatasaray e Fenerbahce.
Difficile pensare all’ennesima rivoluzione milanese, anche perchè si vuole portare avanti questo progetto tecnico e cercar di far ancora meglio in Eurolega. Hackett e Jerrells hanno due contratti lunghi e dunque in cabina di regia difficile che cambi qualcosa, anche se voci di mercato riportano di un biennale offerto a Joe Ragland (a Cantù in questa stagione). Sotto i tabelloni potrebbe variare qualcosa, soprattutto con il possibile arrivo di Mbawke al posto di Lawal (sempre voci di mercato), ma anche uno tra Wallace e Kangur potrebbe essere rimpiazzato, visto che Melli è giustamente intoccabile.

Si chiude dunque una stagione lunghissima, bellissima ed emozionante e chiusa con la gioia di aver riportato il basket italiano in diretta su uno dei primi canali della Rai. Ieri non c’è stata solo la vittoria di Milano, ma di tutto il basket italiano.

 

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foto da pagina fb Olimpia

andrea.ziglio@olimpiazzurra.com

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