Beach Volley

Beach volley. La strana estate di Greta Cicolari. “Basta polemiche! Arriverò fino a Tokyo”

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La voce che non vuole tornare stavolta non rende più graffianti le sue parole. E’ una Greta Cicolari diversa quella che inizia a respirare l’aria del ritorno in campo. Siamo ormai a luglio, un anno fa scoppiava il “bubbone” che poi avrebbe portato ala squalifica della giocatrice azzurra, “per troppo amore verso questo sport”. Adesso non grida più, anche perché non potrebbe con la voce roca che si ritrova, la ex numero uno italiana del beach volley. Ha scelto la strada del silenzio e dei fatti per combattere una decisione, quella della Fipav, che ritiene ingiusta a tal punto da ricorrere alla giustizia ordinaria (sono due i ricorsi in atto) per farsi risarcire dei danni procurati dalle decisioni della Federazione.

Questa, però, è una storia su cui Greta Cicolari non vuole soffermarsi. “Hanno tutto in mano gli avvocati, hanno pieno mandato e io personalmente di queste cose non mi occupo più… – taglia corto – voglio parlare del futuro che si avvicina sempre più. Mi sto allenando, duramente, come se dovessi giocare domani. A Civitanova Marche, a due passi da casa mia a Numana, con tutta la grinta possibile perché voglio farmi trovare pronta al momento giusto. L’importante è che nessuno mi faccia più la guerra: se mi lasceranno stare io non farò più la guerra a nessuno. Voglio tornare a giocare, a girare il mondo, voglio considerare questo stop un infortunio, un anno sabbatico, come è capitato ad altre grandi giocatrici che ora salgono sul podio nel World Tour. Mi aspetta un’altra battaglia da vincere, cercare di riavere i punti del ranking che avevo quando sono stata squalificata perché la squalifica non arriva dalla Fivb, se non ci riuscirò ripartirò dagli Open e proverò a risalire la china. L’ho già fatto una volta e lo rifarò”.

Parla al singolare, Greta Cicolari, anche se a beach volley, si sa, c’è bisogno per forza di una compagna. “C’è bisogno eccome ma non dirò chi è fin quando non giocheremo il primo torneo, perché non voglio che sia sottoposta a pressioni inevitabili. E’ una giocatrice forte, con cui potrò prendermi grandi soddisfazioni. L’allenatore? Credo che non ne avremo, sarò io ad occuparmi di tutto”.

Si allena e allena, Greta Cicolari sulla sabbia marchigiana. “Mi alleno prevalentemente con uomini, con la rete più alta e con ritmi più alti di quelli che teniamo noi in partita. Sono contenta del lavoro che stiamo facendo. La mia più grande soddisfazione, però, degli ultimi mesi è stato insegnare le basi del beach volley a bambini di sette o otto anni. Abbiamo fatto degli stage, delle lezioni e ho visto tanto entusiasmo e tanta voglia di imparare in loro. Tutto bellissimo. Credo che questo sarà il mio futuro, tra cinque o sei anni, quando smetterò di giocare”.

L’obiettivo di Greta, nemmeno troppo segreto, è la seconda partecipazione olimpica. “Lupo e Nicolai si sono qualificati per Londra partendo dalla stagione pre-olimpica, ci proverò anche io per Rio perché calcare quella sabbia durante le Olimpiadi sarà un’emozione fortissima. E se non ce la farò per Rio, ci riproverò a Tokyo, con tutte le mie forze. Guardo il World Tour oggi e vedo coppie come Dubovcova/Nestarkova, Liliana/Baquerizo o Kolocova/Slukova in semifinale o addirittura in finale, tutta gente che io e Marta battevamo regolarmente e quindi resto molto fiduciosa per il futuro”.

Per una Greta Cicolari che sembra aver sotterrato l’ascia di guerra e sta pensando solo al rientro, c’è chi, in famiglia (il fratello Cristiano), si affida ai social network per gridare tutta la sua rabbia (a volte in modo graffiante e ironico, a volte con attacchi diretti) nei confronti di un movimento che ha chiuso tante porte in faccia all’atleta bergamasca. “L’ho già detto e lo ripeto, con quello che scrive mio fratello Cristiano io non c’entro nulla. L’ho chiuso in una stanza e gli ho chiesto di smettere ma non posso fare di più e lui ha deciso di andare avanti in questa sua battaglia quotidiana. So che è difficile non associarmi a quello che pensa lui ma io come posso fare? Leggo in silenzio, come mi allenerò in silenzio e rientrerò il più in silenzio possibile. L’unico obiettivo che ho ora è tornare a giocare, respirare l’aria di un torneo, passo ore davanti alla Tv a guardare le partite del Grand Slam, a studiare le potenziali avversarie del prossimo anno. Nella mia mente non ho mai smesso di giocare”.

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