Canoa
Canoa slalom, Europei Vienna: Molmenti c’è sempre, fine settimana negativo per i giovani
Quello di Vienna è il quinto Europeo senza medaglie per l’Italia. Nelle 15 rassegne continentali sin qui disputate l’Italia non era salita sul podio nelle edizioni del 1998, 2002, 2007 e 2010. Far scattare qualche campanello d’allarme per le prestazioni della squadra azzurra appare tuttavia eccessivo. La nazionale guidata dal dt Mauro Baron è stata comunque protagonista, piazzando tre atleti nella top ten in specialità olimpiche.
Nel K1 maschile Daniele Molmenti ha fatto capire di aver ancora molto da dare, sfiorando la medaglia nonostante una forma non ottimale. “Ho cominciato tardi la preparazione e non pensavo nemmeno di arrivare così vicino al podio – dichiara il fuoriclasse friulano – Sono molto contento del risultato e il mio obiettivo stagionale è il mondiale di settembre”.
Ottima la perfomance anche di Andrea Romeo, decimo con qualche rammarico. “La finale stava andando molto bene fino alla porta 17 – racconta l’atleta della Marina Militare – lì ho sbagliato la linea di ingresso della risalita e la canoa ha stallato, facendomi toccare la palina con la punta. Da li in poi non sono stato più molto lucido. È stata comunque una bella gara nel complesso dove mi sono visto crescere e migliorare dalle qualifiche alle finali. Rimane un po’ di rimpianto per quell’errore sicuramente evitabile”.
Sempre nel kayak, week-end da dimenticare per Giovanni De Gennaro e Steffi Horn, rispettivamente quinto e seconda a Cracovia 2013 e mai a proprio agio nel tracciato austriaco. Non è ancora riuscito ad affermarsi a livello senior invece Roberto Colazingari, 21° nella canadese monoposto. Il canoista del Corpo Forestale è stato pure sfortunato, mancando il pass per le semifinali per soli 10 centesimi.
Non bisogna dimenticare infine la decima piazza di Pietro Camporesi e Niccolò Ferrari nel C2, a conferma di una certa continuità trovata dal binomio dell’aeronautica militare, già nono due anni fa ad Augsburg. Camporesi/Ferrari diventano pure gli unici italiani ad aver centrato almeno due finali ai campionati europei, mentre per trovare l’unica medaglia tricolore bisogna andare indietro di sei anni, quando a Cracovia Andrea Benetti ed Erik Masoero salirono sul terzo gradino del podio.
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francesco.drago@olimpiazzurra.com