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“Cogito, ergo sport”: Marco Belinelli, il primo Nettuno d’Oro della NBA

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Se vuoi indossare la pelle del leone, vai nella terra dei leoni e prenditela

Che tradotto sarebbe: se vuoi vincere un titolo NBA arriva ai San Antonio Spurs e conquista la vittoria.

M.Belinelli, foto dal sito 'theneworleansadvocate'

Primo italiano ad arrivare in finale; unico azzurro a vincere nel massimo campionato di basket del mondo.
Marco Belinelli, classe 1986, entra nella leggenda dopo aver a lungo fatto parlare di sé in modo controverso. Per alcuni incostante, riserva di grandi squadre, spesso seconda scelta, senza fisico, poca testa e tecnica scarsa dicono, ma Marco, il Rocky bolognese, non ha ceduto alle critiche e come un guerriero guidato da Sun Tzu, ha capito che l’attacco migliore è quello che non fa capire dove difendersi. La difesa migliore è quella che non fa capire dove attaccare”, e Belinelli ha attaccato nel momento in cui il mondo non si era ancora convinto che un italiano fosse pronto ad entrare nelle file degli eletti, tra i conquistatori del titolo NBA.
Nessuno ha mai creduto in me in questi anni e…alla fine ho vinto”, dice Belinelli nell’intervista a Sky Sport, la voce spezzata da lacrime di gioia e riscatto. È suo il canestro nel momento più duro per gli Spurs che nella prima parte di gara devono rimontare il netto vantaggio dei Miami Heat. Una firma tricolore sul quinto trofeo dei San Antonio.

Marco Belinelli, intervista a Sky Sport

Le lacrime di Marco Belinelli nell’intervista a Sky Sport

Marco rappresenta le doti migliori dello sport: tenacia, volontà di affrontare gli ostacoli e speranza di riuscire a superarli”, ha detto il sindaco di Bologna Virginio Merola, e non a caso ha scelto il campione azzurro per il premio di merito della città, il Nettuno d’oro.

Al posto di vacue giustificazioni o inutili discolpe Belinelli, come il dio del mare, ha colpito la terra con un tridente appuntito d’orgoglio e rivincita, facendola tremare a colpi di canestri. E dopo la vittoria Poseidone s’è tinto di Oro, perciò non può che essere suo quel premio.
Poseidon_sculpture_CopenhagenMarco ha lanciato un segnale utile all’Italia intera nel pieno delle difficoltà, un’Italia che non ha bisogno di scuse, che non deve piangere su se stessa, piegarsi sotto i colpi di chi la reputa troppo debole per far parte dei “piani alti”, perché ognuno, con sacrificio e convinzione, può arrivare in cima alla vetta.

Una tale impresa era impensabile per un italiano fino ad alcuni anni fa“, ha scritto il presidente della Federbasket Gianni Petrucci ma, come disse il filosofo Max Weber, “non si realizzerebbe ciò che è possibile se nel mondo non si aspirasse sempre all’impossibile”: e aspirando alla “impresa impensabile”, Marco Belinelli ha fatto di un sogno personale una realtà nazionale ed ora c’è da aspettarsi di tutto perché lui “ha vissuto ogni momento solo per questo. E adesso…pensa già al prossimo”.

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