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Golf: il playoff premia Fabrizio Zanotti al BMW International Open, chiude male Molinari

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La prima volta non si scorda mai, soprattutto dopo una giornata talmente ricca di colpi di scena. Fabrizio Zanotti trionfa nel BMW International Open (montepremi € 2.000.00) e conquista la sua prima vittoria sull’European Tour, dopo un avvincente ultimo round e un lungo playoff a quattro di ben cinque buche su un permissivo Gut Larchenhof (Colonia, Germania). Il paraguaiano ha avuto la meglio sul n° 2 al mondo Henrik Stenson, più volte vicino alla vittoria ma costretto ad arrendersi alla regolarità e alla qualità dei colpi del sudamericano, che aveva visto mollare nelle buche precedenti del sudden death anche lo spagnolo Rafa Cabrera-Bello e il francese Grégory Havret.

Il 31enne di Asuncion ha rimontato splendidamente durante le buche regolamentari dalla 19esima posizione, grazie ad un parziale di -7 con cui è andato in club house con -19 (269 – 72 67 65 65), malgrado un colpo finito in acqua alla 17. Dopo di lui, lo hanno raggiunto nell’ordine Havret (71 65 67 66) con un -6, Stenson (68 68 66 67), al termine di una straordinaria cavalcata nelle seconde 9 e di un -5, stesso score di Cabrera-Bello che ha accelerato con un’incredibile sequenza nelle ultime tre buche: birdie-eagle-birdie. 

Allo spareggio, Havret è il primo a salutare la compagnia, con un bogey alla seconda buca. Dopo una 17 in cui tutti i tre superstiti sfiorano l’eagle, alla quarta buca Cabrera-Bello finisce in acqua e non riesce nell’impresa di salvare il Par, chiamandosi fuori. La contesa viene chiusa, poi, da Stenson, anch’egli in acqua alla 17 e successivamente in bunker; Zanotti si mantiene lucido e non manca l’appuntamento per il primo assolo della carriera nella Race to Dubai.

Hanno sfiorato lo spareggio il thailandese Thongchai Jaidee, perfetto nel suo ultimo giro (65, -7) così come Jamie Donaldson (67, -5), mentre è salito in cattedra troppo tardi l’inglese Simon Dyson (66, -6). Tutti e tre hanno dovuto accontentarsi della quinta posizione a -18 (270), contribuendo a rendere appassionante le 18 buche conclusive. Ottavo posto (271, -17) per un quartetto in cui spicca Pablo Larrazabal, al comando ad inizio round ma non oltre il Par (72) di giornata. Con lui anche il leader della Race to Dubai, Thomas Björn, di ritorno dall’infortunio, dall’argentino Emiliano Grillo e dall’inglese Danny Willett, in testa nelle prime due giornate ma con il freno a mano tirato nel weekend.

Giornata difficile per un deludente Francesco Molinari, che non riesce quasi mai a creare situazioni da birdie. Il torinese, dalla seconda posizione, crolla al 12° posto in -16 (272 – 71 66 65 70) dopo un anonimo -2 (70), punteggio fin troppo alto su un campo tutt’altro che ostico. Chicco è apparso bloccato sin dalle prime nove, chiuse con un birdie ed un bogey, ed ha continuato a stentare anche nella seconda parte del percorso, dove sono arrivati soltanto due birdie. Nel complesso, però, un piazzamento incoraggiante in chiave Ryder Cup e per i prossimi impegnativi tornei.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Foto: Official Twitter Golf.de

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