Hockey Prato
Hockey prato: la nazionale “albiceleste” per sfatare il tabù olimpico
L’italianizzazione dei nomi tanto cara al fascismo non lasciò scampo nemmeno all’hockey su prato. Nel 1936, anno in cui l’hockey si sviluppò all’interno della Federazione Italiana Pattinaggio a Rotelle, il regime guidato da Benito Mussolini trasformò la parola “hockey” (dall’inglese hook, uncino) in un più italico “ochei” e pure la federazione, originariamente conosciuta con la sigla FIHPR diventò FIOPR.
Nonostante questi singolari tentativi di emancipazione, l’hockey su prato in Italia non ha mai rivestito un ruolo di primo piano all’interno del panorama sportivo italiano; per trovare una federazione autonoma bisogna infatti aspettare quasi 30 anni, precisamente il 29 settembre 1973, quando il CONI riconobbe la FIHSP come federazione “aderente”. Anche i risultati sul campo non sono mai stati soddisfacenti ed escludendo le due partecipazioni olimpiche della nazionale maschile nel ’52 e nel ’60, l’Italia non è mai riuscita a prender parte a una rassegna a cinque cerchi. Non va meglio se volgiamo lo sguardo ai Mondiali, in cui si conta una partecipazione per sesso: le donne nel 1976 e gli uomini nel 1978.
Se in campo maschile l’elite mondiale risulta distante ancora anni luce, i passi in avanti della nazionale femminile sono stati notevoli; l’innesto di atlete oriunde ha portato indubbi benefici e le Olimpiadi di Rio 2016 potrebbero essere qualcosa di più di un sogno per la nazionale albiceleste del ct Ferrara.
L’Italia alle Olimpiadi
Uomini: 1952-1960
Donne: nessuna
L’Italia ai Mondiali
Donne
1974 |
1976 |
1978 |
1981 |
1983 |
1986 |
1990 |
1994 |
1998 |
2002 |
2006 |
2010 |
2014 |
|
10 |
Uomini
1971 |
1973 |
1975 |
1978 |
1982 |
1986 |
1990 |
1994 |
1998 |
2002 |
2006 |
2010 |
2014 |
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francesco.drago@olimpiazzurra.com