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Italrugby, è Profondo Rosso: anche il Giappone affossa la Banda Brunel

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L’orgoglio nel finale non basta all’Italrugby in quel di Tokyo. Al Prince Chichibu Memorial Stadium si materializza la nona sconfitta consecutiva per la Banda Brunel, per mano di un Giappone ben organizzato e decisamente più efficace di Bergamasco&co., costretti a cedere 23-26 al termine di un match giocato semplicemente male, che conferma lo stato di crisi del nostro movimento.

L’inizio non è dei più incoraggianti per gli azzurri. Al 5′ la linea d’attacco giapponese dimostra la propria velocità e batte subito un colpo con Akihito Yamada, subito in meta sfruttando una difesa italiana non perfetta. Orquera, dalla piazzola, accorcia le distanze all’8′ ma sono i nipponici a fare la partita e a mantenere il pallino del gioco. Goromaru ristabilisce le distanze al 14′ e l’impressione è che i padroni di casa potrebbero affondare in qualunque momento. Invece, al 18′, Yamada questa volta è protagonista in negativo. Il trequarti ferma volontariamente un’azione azzurra a ridosso della linea di meta, il giallo è inevitabile così come la meta di punizione (10-10). L’Italia non sfrutta l’inferiorità e, anzi, Goromaru porta di nuovo in vantaggio i suoi. Il botta e risposta con Orquera continua al 33′, quando l’apertura delle Zebre infila il calcio del pareggio sul 13-13.

La ripresa si apre sulla falsariga del primo tempo, con il Giappone ad esplorare spazi palla in mano e la difesa italiana ad arrancare. Una serie di falli costano il cartellino giallo a Giovanbattista Venditti al 42′ e un letale Goromaru ne approfitta a pieno, marcando sei punti per il 19-13. La Banda Brunel non fa intravedere alcun tipo di progresso rispetto al match contro i pacifici e continua ad evidenziare le enormi lacune tattiche ed attitudinali. Solo la mischia consente ad Orquera di riportarsi a -3, ma i nipponici spingono con grande intensità e la meta, alla fine, arriva. A firmarla è Male Sa’u dopo una bella azione corale al 60′ per il 26-16. L’orgoglio azzurro li spinge in avanti, i cambi contribuiscono a dare più vivacità alla manovra ma i tanti errori alla mano non permettono di impensierire davvero la difesa nipponica. Al 76′, però, il lampo azzurro: un sottomano di Venditti libera Robert Barbieri che indisturbato può schiacciare in mezzo ai pali il 23-26 dopo la conversione di Allan. Ma non basta. Il Giappone vince e continua meritatamente la propria striscia vincente.

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Foto: FotosportIT/FIR – Roberto Bregani

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