Calcio

L’Italia verso Euro 2016: Verratti il pilastro, resta il problema difesa. Attacco super?

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Terminato nel modo peggiore il ciclo Prandelli, per l’Italia è già tempo di guardare ai prossimi impegni: da settembre prenderanno il via le qualificazioni agli Europei 2016. Il nuovo ct della Nazionale (Allegri e Mancini in pole-position) dovrà necessariamente fare i conti con una squadra da rimodulare, tra addii, raggiunti limiti d’età e giocatori che in Brasile non si sono rivelati all’altezza. La sensazione è che dovrà fare i conti con una grossa gatta da pelare: soprattutto in difesa, non si intravedono volti nuovi di grandi prospettive. Vediamo il dettagli per reparto.

Portieri: Buffon è stato chiaro: andrà avanti. Probabilmente fino ai prossimi Mondiali, quando avrà 40 anni, esattamente come Zoff nell’edizione vincente del 1982. Il Buffon visto con l’Uruguay, d’altronde, è un atleta ancora integro e capace di fare la differenza. Oltretutto il carisma e l’esperienza del capitano potrebbero rivestire un ruolo fondamentale per il nuovo gruppo che andrà delineandosi da settembre. Le alternative non mancano e non è detto che qualcuna di esse non possa ambire a conquistarsi il posto da titolare. Il più pronto appare Salvatore Sirigu, mentre Mattia Perin manca ancora della necessaria abitudine ai palcoscenici internazionali. Il predestinato come erede di Buffon sembra Simone Scuffet, 18enne dell’Udinese che ha già dimostrato il proprio valore in Serie A. All’occorrenza potrebbero ricevere una chance Consigli (Atalanta) e Mirante (Parma), anche se entrambi partono in seconda fila. Tra i più giovani, occhio a Cragno, Leali e Provedel.

Difensori: è il reparto con più ombre. Barzagli ha 33 anni e deve fare i conti con una tendinite cronica: possibile che quella con l’Uruguay sia stata la sua ultima apparizione in azzurro. Una perdita enorme, perché stiamo parlando del miglior centrale italiano dell’ultimo triennio: un vuoto difficile da colmare. Si ripartirà ancora una volta da Bonucci e Chiellini, con quest’ultimo che nel 2018 avrà quasi 34 anni. Torneranno a far parte del gruppo in pianta stabile anche Ranocchia e Astori, due eterne promesse, mai definitivamente sbocciate. L’oriundo Paletta non ha convinto, ma, in carenza di valide alternative, potrebbe nuovamente essere riproposto. Spera di essere preso in considerazione anche Ogbonna, reduce da una stagione fallimentare alla Juventus. Inutile nascondere la realtà: i calciatori elencati non sono dei campioni. Il problema è che tra i giovani si muove poco o nulla. Il centrale più promettente è sicuramente Alessio Romagnoli, ma il timore è che possa trovare poco spazio nella Roma di Garcia. Un buon prospetto è anche Federico Ceccherini, retrocesso con il Livorno, ma ricercato da diversi club di Serie A. La stessa Under21 di Di Biagio non propone attualmente uomini pronti per la Nazionale maggiore. La situazione è leggermente migliore per quanto riguarda i terzini, con De Sciglio e Darmian che hanno l’età giusta e le qualità per occupare le corsie esterne fino ai prossimi Mondiali. Occorrerà trovare loro delle alternative, magari ripescando Criscito e aspettando l’esplosione dei talentuosi Murru e Zappacosta.

Centrocampista: per i prossimi 10 anni Marco Verratti sarà il pilastro dell’Italia. Andrea Pirlo, fresco di addio, ha già trovato il suo erede naturale. Un campione completo, formidabile in impostazione, dotato di una tecnica sopraffina e che non si tira indietro nei contrasti. Atteso al salto di qualità anche il promettente Baselli, relegato spesso in panchina nell’Atalanta di Colantuono. Da seguire un altro elemento dell’Under21, Stefano Sturaro, rivelazione stagionale del Genoa. Sempre tra le fila dei Grifoni milita Bertolacci, centrocampista offensivo e con fiuto del gol, caratteristiche che sono mancate agli azzurri presenti al Mondiale. Altro nome da considerare sarà quello di Poli. Proverà a recitare un ruolo da protagonista anche l’atalantino Bonaventura. Del prossimo gruppo faranno ancora parte Marchisio e Montolivo, così come De Rossi, almeno fino agli Europei. In Brasile è terminata la carriera poco esaltante in azzurro per Thiago Motta. Difficile che possa ancora esserci spazio per Aquilani, più probabile invece una nuova chance per il generoso Parolo.

Attaccanti: sulla carta è il reparto dove dovremmo ritenerci più coperti. Già da settembre potrebbe debuttare il predestinato Berardi, artefice principale della salvezza del Sassuolo ed in comproprietà con la Juventus. Immobile potrebbe consacrarsi in Bundesliga con il Borussia Dortmund, mentre Destro avrà a disposizione la Champions League con la Roma per proseguire un percorso di crescita importante. Si spera che la sfortuna si dimentichi finalmente di Giuseppe Rossi e consegni nuovamente al calcio italiano un campione vero, ancora relativamente giovane. Da recuperare a tutti i costi anche El Shaarawy, mentre andrà seguito con curiosità l’Under21 Belotti, attaccante vecchio stile, forte fisicamente e con grande fiuto del gol. Ci sarà naturalmente spazio anche per Insigne e Cerci, chiamati ad esprimere maggiore personalità. La sorpresa potrebbe poi rivelarsi Federico Bernardeschi, gioiellino della Fiorentina. Tempo scaduto per Cassano, l’auspicio è di non dover avere ancora bisogno dei vari Gilardino e Pazzini. Ultimo, ma non per importanza, Mario Balotelli: che ne sarà dell’attaccante del Milan? E’ ormai acclarato come il 24enne bresciano non sia ben visto dai veterani nel gruppo ed il nuovo ct dovrà subito decidere cosa fare dell’eterno Godot del calcio italiano. Prandelli ha puntato tutto su di lui ed è rimasto con un pugno di mosche. Di sicuro, dopo il Brasile, non esisteranno più corsie preferenziali per Balotelli, che dovrà finalmente meritarsi le convocazioni a suon di gol.

Come si può notare, le prospettive appaiono buone per portieri e centrocampisti, molto interessanti per gli attaccanti, grigie per la difesa. In passato l’Italia ha costruito i suoi successi proprio con una retroguardia di ferro, dunque tornare a produrre centrali e terzini di caratura internazionale rappresenta una condizione imprescindibile per rivedere le stelle. Solo il Campionato, purtroppo sempre più zeppo di stranieri, potrà dare delle risposte in questo senso.

Vediamo dunque da chi potrebbe essere composta un’ipotetica rosa dell’Italia a Euro 2016

Portieri: Buffon, Sirigu, Scuffet

Difensori: Darmian, De Sciglio, Murru, Criscito, Chiellini, Bonucci, Ranocchia, Astori.

Centrocampisti: Verratti, Marchisio, Montolivo, De Rossi, Sturaro/Baselli, Candreva.

Attaccanti: Destro, Immobile. Balotelli, Rossi, El Shaarawy, Berardi.

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federico.militello@olimpiazzurra.com

Foto: Pagina FB Marco Verratti

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