Calcio

Mondiali Brasile 2014: Enner Valencia trascina l’Ecuador, Honduras ko

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Alla luce della pesante sconfitta elvetica contro la Francia, il match tra Honduras ed Ecuador aveva tutta l’aria di uno spareggio per rafforzare nitidamente le chance di qualificazione agli ottavi di finale di una delle due selezioni americane: ha la meglio in rimonta l’Ecuador (2-1), al quale dunque, per via della favorevole differenza reti, basterà fare esattamente lo stesso risultato della Svizzera nell’ultimo turno – al netto di clamorose goleade honduregne – per accedere alla fase a eliminazione diretta. Una missione peraltro complicata, visto che di fronte ci sarà una Francia apparsa in grande spolvero di recente.

Nei primi minuti si segnalano solo un paio di tentativi velleitari dalla lunga distanza che non impegnano seriamente i due portieri. I gialloblu si scuotono al 19′: Enner Valencia è imbeccato splendidamente da un lancio dalla retroguardia e si ritrova a tu per tu con Valladares, ma spara incredibilmente alto (pur senza voler togliere meriti ad un portiere che ha rapidamente ed efficacemente chiuso lo specchio al giocatore avversario). Poco prima della mezz’ora, reagisce l’Honduras con un’incornata di Bernardez da due passi, in seguito agli sviluppi di un calcio piazzato, che però si spegne distante dai pali di Dominguez. Ma proprio al trentunesimo la Bicolor torna a segnare ai Mondiali trentadue anni dopo Spagna 1982: è Carlos Costly, peraltro figlio di uno dei giocatori che parteciparono all’avventura spagnola, a trafiggere il numero uno dell’Ecuador con una sassata dal limite sfruttando alla perfezione una pesantissima ingenuità del pessimo Jorge Guagua. Non c’è tempo di festeggiare: palla al centro e una conclusione di Paredes dal vertice destro dell’area viene sfortunatamente deviata da Figueroa, trasformandosi in un invitante assist per il solito Enner Valencia che, da due passi, non ha difficoltà a ribadire in rete. Nel finale di primo tempo non manca qualche contrasto ai limiti del regolamento, Al 45′ si segnala una botta di Bernardez su punizione, ben allontanata da Dominguez, pochi istanti dopo, Costly prende il palo con un colpo di testa dal dischetto del rigore, Bengtson ribadisce in rete toccando palesemente col braccio e l’arbitro annulla giustamente; questo è l’ultimo sussulto prima del fischio dell’intervallo.

I centroamericani riprendono da dove avevano terminato la prima metà di gioco: Beckeles va al tiro di destro dal limite, Dominguez è plastico a neutralizzare sulla sua sinistra. La partita si scuote per un attimo attorno al sessantesimo: l’Ecuador ci prova con una discesa di Caicedo, che viene falciato in area da Figueroa senza che l’arbitro Williams ravvisi gli estremi per un nitido rigore; poco dopo, Dominguez è nuovamente chiamato ad intervenire sulla sua destra allontanando in corner una conclusione dalla distanza. In realtà, il livello tecnico del match non appare entusiasmante, anche perché si affrontano, probabilmente, le due formazioni meno forti dei gironi centro e sudamericano; tanti errori delle difese, altrettanti in impostazione di gioco e attaccanti che appaiono poco propensi ad infilarsi negli ampi spazi. Al 65′, tuttavia, è ancora un errore difensivo a propiziare il vantaggio ecuadoregno: il solito Enner Valencia si trova infatti solissimo, nell’area piccola, per poter correggere in rete di testa una punizione al bacio di Ayovi dalla sinistra.  La reazione honduregna è davvero poca cosa, in controtendenza con la prima ora di match nella quale, pur solo a falcate, erano stati proprio i biancoazzurri a produrre le opportunità migliori. 2-1 per l’Ecuador, dunque, anche se la strada per la qualificazione resta impervia.

 

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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