Calcio
Mondiali Brasile 2014: Germania spietata, 4-0 al Portogallo
Non c’è storia tra Germania e Portogallo nella prima partita del girone G: i tedeschi, troppo superiori fisicamente, tecnicamente e tatticamente, dominano dall’inizio alla fine archiviando il match già nel primo tempo (3-0). Al triplice fischio il punteggio è di 4-0.
La partenza è già indicativa della sfida che sarà: i lusitani si affidano al solo Cristiano Ronaldo, ma ballano in difesa e non pungono davanti con un impalpabile Hugo Almeida. Al 12′ è calcio di rigore per la Germania: Mueller trasforma dopo un contatto netto in piena area tra Joao Pereira e Goetze. Nani prova a spaventare Neuer, ma dietro Hummels e compagni reggono al meglio e possono pure permettersi di attaccare in massa. Come al 32′, quando proprio il difensore centrale del Borussia Dortmund svetta indisturbato su corner e sigla il raddoppio. Per il Portogallo è notte fonda: al 37′ Pepe colpisce con una leggera gomitata Mueller, il quale cade troppo platealmente e provoca il centrale del Real Madrid, che reagisce con una testata e viene (giustamente) espulso. Al 45′ è ancora Mueller a chiudere i conti: questa volta c’è la complicità di Rui Patricio, non perfetto nell’intervento.
Sotto 3-0 a fine primo tempo, per Cristiano Ronaldo e compagni è praticamente impossibile recuperare il passivo. E l’uomo in meno non aiuta di certo: la prima metà della ripresa scorre senza altre emozioni, con Mueller vicino al tris di testa, CR7 sempre alla caccia del gol della bandiera con conclusioni dalla distanza e Coentrao costretto a lasciare il campo per un infortunio muscolare, il secondo per i rossoverdi dopo quello occorso a Hugo Almeida alla mezz’ora. La giornata perfetta della Germania è però rovinata al 72′ con il ko di Hummels: da valutare le condizioni del difensore, uscito claudicante e perno fondamentale della retroguardia di Loew.
Al 78′ la festa è completa: sugli scudi ancora un cinico Mueller, già capocannoniere quattro anni fa in Sudafrica e ora vero erede (seppur di ruolo diverso) dell’omonimo Gerd degli anni ’70 in quanto a prolificità al Mondiale. Per lui fanno otto reti su sette match disputati in questa competizione. 4-0 dunque, la Germania fa paura e il Portogallo si lecca le ferite tra una difesa che fa acqua da tutte le parti, due infortuni ed un espulso. Il solo Ronaldo (oggi anche insufficiente) non basta per andare lontano.
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