Calcio

Mondiali Brasile 2014: il pagellone della quarta giornata

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Ogni giorno, potrete ritrovare su Olimpiazzurra le pagelle dei giocatori che hanno lasciato il segno in giornata. Ecco le nostre valutazioni sulle tre partite di Domenica 15 Giugno.

Svizzera – Ecuador 2-1

Admir Mehmedi: 7
L’attaccante del Friburgo entra in campo all’inizio della ripresa e cambia il volto della formazione elvetica. Segna il goal del pareggio e si procura un’altra occasione da goal: un ottimo posto di riferimento per l’attacco rossocrociato.

Xherdan Shaqiri: 6.5
Dà grande vivacità alla squadra, ma a volte fa le scelte sbagliate al momento di dettare il passaggio decisivo. Nel finale, però, diventa più incisivo e come per magia arriva la vittoria per la sua squadra.

Haris Seferović: 6.5
Difficile attribuirgli un voto: l’attaccante di origine bosniaca gioca poco più di un quarto d’ora, tocca pochi palloni ma all’ultimo minuto segna il goal della vittoria. Se è vero che nel calcio quello contano sono i goal, una valutazione positiva è d’obbligo.

Enner Valencia: 6.5
Il giocatore del Pachuca segna la rete del vantaggio ed è una vera spina nel fianco della difesa avversaria. La sua squadra non vince, ma il venticinquenne sembra pronto per un palcoscenico europeo.

Jefferson Montero: 6.5
Sulla fascia sinistra scardina continuamente la difesa svizzera, ma viene inspiegabilmente sostituito al 77′. Con Montero fuori dal campo, l’Ecuador perde buona parte del suo potenziale offensivo.

Francia – Honduras 3-0

Karim Benzema: 8
Grande prova per l’attaccante del Real Madrid in questa partita d’esordio: realizza una doppietta e causa l’autorete del portiere Noel Valladares, nonché il primo caso di rete convalidata grazie all’aiuto della tecnologia. Con ventitré goal, è oramai il nono marcatore della storia della nazionale francese.

Antoine Griezmann: 7
Esordio mondiale in grande stile per il ventitreenne, solamente alla quinta presenza con la maglia dei Bleus. Per ora è riuscito nel difficile compito di non far notare l’assenza di Franck Ribéry, ma dovrà confermare con avversari di maggior spessore.

Paul Pogba: 5
Gestisce bene il centrocampo, ma cede alle provocazioni degli avversari, facendosi ammonire. Eccessivamente nervoso, viene sostituito da Deschamps al 57′. Un grande talento che deve imparare a gestire questo tipo di situazioni.

Wilson Palacios: 4
Se l’Honduras è noto per il suo gioco duro, anche oltre il limite del regolamento, Wilsion Palacios rappresenta perfettamente la squadra. Il duello con Pogba porta un rigore alla Francia e due cartellini gialli all’honduregno.

Noel Valladares: 5
Parte bene, deviando con la punta delle dita una fucilata di Matuidi, ma commette l’irreparabile sul secondo goal francese, spingendo in rete una palla che probabilmente non sarebbe entrata. Un’immagine che resterà nella storia come primo esempio di “moviola in campo”.

Argentina – Bosnia-Erzegovina 2-1

Lionel Messi: 7
Finalmente il fuoriclasse del calcio mondiale sembra aver rotto la maledizione che lo voleva deludente e senza reti (salvo quello dell’esordio nel 2006) in occasione della Coppa del Mondo. La prestazione non è stata ancora ai livelli del miglior Messi, ma intanto il risultato è stato acquisito.

Hugo Campagnaro: 5
Simboleggia perfettamente le difficoltà della difesa dell’Albiceleste, a tratti in balia delle offensive bosniache. Il tecnico Alejandro Sabella lo sostituisce nell’intervallo ed evita il peggio.

Sergio Romero: 6.5
Qualche parata decisiva per il portiere della Sampdoria, che ha saputo reggere nei momenti più difficili della partita. A fine incontro, però, non è riuscito a mantenere la porta inviolata, fatto riuscito fino ad ora solamente a tre dei ventidue portieri scesi in campo.

Vedad Ibišević: 6.5
Tutti aspettavano Edin Džeko, ma il primo goal della storia bosniaca nella Coppa del Mondo è stato firmato da Ibišević. Entrato al 69′, dà un’altro volto all’attacco dei Dragons. Sarà difficile tenerlo in panchina nelle prossime partite.

Sead Kolašinac: 5
La sua autorete facilita la vita ad un’Argentina che altrimenti avrebbe avuto grosse difficoltà ad imporsi sull’ottima Bosnia di oggi. Il difensore si è trovato al posto sbagliato nel momento sbagliato, ma il suo sfortunato tocco è risultato decisivo per l’esito dell’incontro.

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Immagine: Goal Photos (Twitter)

giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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