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Calcio

Mondiali Brasile 2014: il pagellone della settima giornata

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Ogni giorno, potrete ritrovare su Olimpiazzurra le pagelle dei giocatori che hanno lasciato il segno in giornata. Ecco le nostre valutazioni sulle tre partite di Mercoledì 18 Giugno.

Australia – Olanda 2-3 (cronaca)

Arjen Robben: 7.5
Apre lo score con una azione delle sue, poi prova ad incidere ancora ma i difensori australiani lo arginano fino a quando possono. Ancora una grande partita, anche se questa volta ha avuto a che fare con una squadra ben messa in campo. Il giocatore del Bayern si candida per diventare l’uomo del Mondiale.

Robin Van Persie: 7
L’attaccante del Manchester United va ancora a segno in un momento critico per l’Olanda. Un punto di riferimento fondamentale al centro dell’attacco arancione, capace sia di finalizzare che di dialogare con i compagni di squadra.

Nigel De Jong: 7
Sempre grintoso e deciso negli interventi, qualche volta anche oltre il limite, il centrocampista del Milan è sempre puntuale nei suoi interventi e copre perfettamente la difesa, togliendo qualche responsabilità al reparto più debole della nazionale vicecampione del mondo.

Memphis Depay: 7
Il ventenne entra nel secondo tempo ed è subito incisivo sulla fascia. Si prende la responsabilità di provare un tiro da lontano, e diventa così l’uomo partita anche grazie alla complicità di Maty Ryan.

Tim Cahill: 8
Segna la rete più bella del Mondiale e tiene viva la nazionale australiana. Sempre pericoloso sulle palle alte, è poi costretto ad uscire per un piccolo problema fisico. Un cartellino giallo di troppo lo priverà della partita con la Spagna.

Mile Jedinak: 7
Il capitano australiano è il simbolo dell’impegno messo in campo da una squadra che doveva cercare l’impresa e che per poco non ha raggiunto l’obiettivo. Suo il goal su rigore che porta i Socceroos in vantaggio per quattro minuti.

Spagna – Cile 0-2 (cronaca)

Eduardo Vargas: 7.5
Il giocatore di proprietà del Napoli ha scelto un palcoscenico d’eccellenza per mettere in risalto le sue doti grandi tecniche. Imprendibile per l’incerta difesa spagnola, ha aperto lo score dando inizio alla tragedia iberica.

Claudio Bravo: 7
Anche quando la Spagna ha provato a forzare i ritmi nella ripresa, il portiere e capitano de La Roja ha sbarrato la porta agli avversari. Prove generali per fermare i grandi attaccanti olandesi?

Arturo Vidal: 7
Tutt’altra partita per lo juventino rispetto a quella di esordio contro l’Australia. Vidal sembra essersi definitivamente ripreso ed ha esercitato perfettamente il suo ruolo di leader in mezzo al campo. Con El Guerrero al 100%, il Cile potrà puntare a grandi cose.

Charles Aránguiz: 7
Una spina nel fianco per i campioni del mondo: pungente nelle sue azioni sulle fasce, ha realizzato la rete del 2-0. Peccato per l’infortunio nel finale, che potrebbe metterlo fuori gioco in vista dei prossimi incontri.

Iker Casillas: 4.5
Ancora una partita difficile per lo storico portiere della Spagna, tutt’altro che impeccabile. Era difficile fare peggio rispetto al match con l’Olanda, ma non è riuscito neanche a fare molto meglio.

Xabi Alonso: 4
L’emblema di una Spagna che non va, probabilmente il peggiore in campo, tanto da meritarsi una sostituzione dopo soli 45′ minuti. Anche i passaggi più elementari diventano complicati per colui che doveva essere il metronomo del centrocampo iberico.

Camerun – Croazia 0-4 (cronaca)

Mario Mandžukić: 8
Due reti per l’attaccante del Bayern Monaco, che non ha avuto problemi ad imporsi contro la modesta difesa del Camerun. Con una prima punta di peso e qualità come lui, la partita contro l Brasile avrebbe potuto avere un esito differente.

Luka Modrić: 7.5
Gestisce perfettamente i tempi della manovra croata, ispira i compagni e mette ordine al centro del campo. Gioca per la squadra dal primo all’ultimo minuto, non cerca mai soluzioni personali ma la manovra passa sempre dai suoi piedi. Imprescindibile per il gioco della sua nazionale.

Ivica Olić: 7.5
Un’ora di scorribande sulla fascia ed azioni sempre molto pericolose, il tutto inaugurato dalla rete dell’1-0. A trentaquattro anni Ivica Olić corre più de giovani camerunesi, oltre a dimostrare una padronanza tecnica di alto livello.

Ivan Perišić: 7
Meno vistoso di altri suoi compagni di squadra, ma sempre pronto nei momenti importanti. Ad inizio secondo tempo trova il varco giusto nella difesa africana e segna la rete che di fatto chiude la partita.

Benjamin Moukandjo: 6
Sembra essere l’unico del Camerun a crederci davvero. Esasperato dall’atteggiamento dei compagni di squadra, cerca spesso l’azione personale, ma senza esito. L’unico a salvarsi di una formazione allo sbando.

Alexandre Song: 3
In assenza di Eto’o, doveva essere il leader dei Leoni Indomabili. Invece perde le staffe e rifila un pugno a Mandžukić, lasciando il Camerun in dieci e, di fatto, togliendo alla sua squadra ogni possibilità di passaggio del turno.

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Immagine: Goal Photos (Twitter)

giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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