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Mondiali Brasile 2014 – Inizia la Festa! Tutti i numeri e le statistiche

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Ci siamo! La festa sta per partire. Il momento che tutto il Pianeta attende in trepidazione per quattro anni è ormai alle porte: stasera (ore 21.00 italiane, diretta Sky e Rai Uno) scatteranno ufficialmente i Mondiali 2014 di calcio, con la cerimonia d’apertura che precede il match inaugurale tra i padroni di casa del Brasile e la Croazia (fischio d’inizio alle ore 22.00 italiane).

 

Sarà un mese di autentico spettacolo, in giro per tutto il Brasile: da Rio de Janeiro a Manaus, dal caldo tropicale dell’Amazzonia al clima gradevole della costa oceanica passando per pioggia, umidità e “freddo”.

Qui dove la passione per il calcio regna sovrano, in uno Stato in rapidissima crescita economica, ma in cui buona parte della popolazione non ha accolto con piacere le immense spese affrontate per ospitare il Mondiale.

 

32 Nazioni sono giunte alla fase finale dopo un lungo e difficilissimo percorso di qualificazione: il meglio del Pianeta calcio è giunto in Brasile per contendersi a colpi di goal la prestigiosa FIFA World Cup, tra cui spiccano tutte le vincitrici della storia: è il Mondiale dei Mondiali.

Disegnata da Silvio Gazzaniga pesa 6kg abbondanti, realizzata interamente in oro, alta 36cm, rappresentanti un Mondo sorretto da due giocatori esultanti. Sulla base in malachite sono incisi i nomi di tutte le vincitrici dal 1974 a oggi. In precedenza, infatti, il vincitore conquistava la Coppa Rimet (o Coppa della Vittoria): dopo tre affermazioni il Brasile se la portò definitivamente a casa grazie alla vittoriosa finale di Messico 1970 contro la nostra Italia, reduce dal 4-3 sulla Germania e che concorreva anch’essa per la conquista definitiva del trofeo.

 

64 partite in programma, 12 città coinvolte a coprire l’intero Stato: il Nord con Manaus, Recife, Fortaleza, Natal, Salvador; il Sud con Curitiba, Porto Alegre, Belo Horizonte, Rio de Janeiro, San Paolo; il centro con la capitale Brasilia e Cuiaba.

Il mitico Cristo Redentore, il Pan di Zucchero, Copacabena, natura, spazi aperti, musei, attrazioni. Questo è il Brasile.

 

Sarà la XX edizione del Campionato del Mondo per Nazioni inventato nel 1930 dalla mente geniale di Jules Rimet.

Diciassette Paesi hanno avuto l’onore di ospitare la rassegna, sparsi in ben cinque continenti del Pianeta: solo l’Oceania è ancora a secco.

Cinque Nazioni hanno ospitato due edizioni (record): Italia (1934 e 1990); Messico (1970 e 1986); Francia (1938 e 1998); Germania (1974 e 2006); Brasile (1950 e 2014).

 

La competizione ritorna in Brasile dopo un’assenza infinita di ben 64 anni: nel 1950 i verdeoro persero contro l’Uruguay nel celebre dramma del Maracanazo, giorno di lutto nazionale per il Paese del calcio.

Il Sudamerica non respirava l’iride del pallone da Cile 1962 (l’edizione delle reti bucate a ogni goal) e sbarca nel continente per la terza volta nella storia: la prima edizione fu ospitata in Uruguay.

Otto Nazioni hanno conquistato il titolo, provenienti solo da due continenti: Europa (5) e Sudamerica (3). Comanda il Brasile con cinque trionfi (1958, 1960, 1970, 1994, 2002), seguito dall’Italia con quattro successi (1934, 1938, 1982, 2006), tre affermazioni per la Germania (sempre Ovest: 1954, 1974, 1990). Due coppe a testa per Uruguay (1930, 1950) e Argentina (1978 e 1986); una per la Francia (1998) e per la Spagna (2010) che si presenta come Campione in carica.

Solo l’Italia e il Brasile sono riuscite a confermarsi Campioni del Mondo. Dopo il trionfo di Roma nel 1934 arrivò la replica a Parigi nel 1938 per gli azzurri; per i verdeoro la doppietta Svezia 1958 e Cile 1962.

Ben sei Nazioni sono riuscite nell’impresa di conquistare la Coppa del Mondo davanti al proprio pubblico: l’Italia nel 1934, l’Uruguay nel 1930, l’Inghilterra nel 1966, la Germania nel 1974, l’Argentina nel 1978 e la Francia nel 1998.

Due squadre hanno invece perso la finale nell’edizione organizzata in casa: proprio il Brasile nel 1950 (anche se il match contro l’Uruguay non era ufficialmente una finale da protocollo) e la Svezia nel 1958 (contro il Brasile).

 

Il record di finali giocate appartiene alla Germania: i teutonici sono scesi in campo per ben sette volte nell’atto conclusivo, ma detengono anche il record di sconfitte all’appuntamento decisivo (ben 4, più di quelle vinte).

I Paesi Bassi hanno disputato il maggior numero di finali (ben tre: 1974, 1978, 2006) senza mai riuscire ad alzare al cielo la Coppa. Due a testa per Cecoslovacchia (1934 e 1962) e Ungheria (1938 e 1954), una per la Svezia (1958).

Solo il Brasile ha partecipato a tutte le precedenti 19 edizioni. L’Italia non si presentò in Uruguay nel 1930 (problemi economici) e non si qualificò a Svezia 1958: 17 partecipazioni come la Germania che fu squalifica nel 1950 (ovvi motivi post Seconda Guerra Mondiale) e non si presentò nel 1930.

 

Il miglior marcatore assoluto è il brasiliano Ronaldo, capace di siglare 15 reti in tre edizioni. Il Fenomeno è però insidiato dal tedesco Miroslav Klose che lo insegue a una sola lunghezza e che in questa edizione cerca il sorpasso. I migliori italiani sono Roberto Baggio, Paolo Rossi e Christian Vieri con 9 segnature a testa.

Il record di goal in una singola edizione appartiene al francese Just Fontaine: un’impareggiabile 13 a Svezia 1958.

 

Buon Mondiale a tutti!

 

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