Calcio
Mondiali Brasile 2014: Italia imballata, ma non bocciata
L’Italia torna da Londra rimandata, non bocciata. Come prevedibile, contro l’Irlanda sono emersi nelle gambe i carichi di lavoro di queste due settimane di allenamento a Coverciano e gli azzurri hanno pagato una scarsa brillantezza fisica contro la consueta grinta di Long e compagni. Sugli scudi Salvatore Sirigu, autore di tre ottime parate, e Marco Verratti: il regista del Psg ha dimostrato di poter prendere in mano le redini della squadra se non già in Brasile, sicuramente nel futuro prossimo.
Non sono mancate, tuttavia, anche le note negative. In primis l’accanimento della sfortuna sul centrocampo di Cesare Prandelli: Riccardo Montolivo (un fedelissimo del ct) saluta anticipatamente il gruppo per la frattura della tibia, Alberto Aquilani dovrà competere fino all’ultimo con Marco Parolo per l’ultimo posto libero cercando di non sottovalutare il problema alla testa che l’ha costretto al cambio dopo appena venticinque minuti di gioco ieri sera. Non ha brillato nemmeno Giuseppe Rossi, ancora in ritardo di condizione: molto meglio, dal momento del suo ingresso, Antonio Cassano, che dovrebbe aver superato la punta viola nelle gerarchie di Prandelli per il ruolo di sesto uomo di quella che sarebbe una franchigia NBA.
Positivo anche Matteo Darmian, propositivo soprattutto ad inizio gara, meno quel Gabriel Paletta che ben si era disimpegnato nell’amichevole del 5 marzo contro la Spagna. Stasera il tecnico di Orzinuovi diramerà la lista dei 23 (anche se le ultime indiscrezioni puntano su quota 25 con due riserve da sciogliere entro il 13 giugno – a Mondiale iniziato – in caso di infortuni) e si potranno tirare le ultime somme del percorso di avvicinamento al Brasile. Il verdetto del campo, per ora, può attendere: quella di Londra non è stata la vera Italia, per elementi e soprattutto tenuta di gioco.
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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com
Twitter: @FCaligaris
Foto da: Wikipedia