Calcio

Mondiali Brasile 2014, Italia-Inghilterra: i top&flop

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La convincente vittoria azzurra sull’Inghilterra a Manaus ha messo in luce, nel bene o nel male, alcuni aspetti che vanno sicuramente analizzati in vista delle prossime uscite di entrambe le squadre. Ecco dunque i consueti top&flop:

TOP

Matteo Darmian: Darmian chi?, avrà pensato qualcuno al momento della convocazione. Reduce da una stagione davvero ad alto profilo che gli è valsa la fiducia di Prandelli, non patisce la benché minima emozione al debutto mondiale: prestazione eccellente sulla fascia destra sia in fase di chiusura, sia soprattutto in fase di spinta. Se i terzini sembravano il punto debole, almeno un lato pare coperto.

Salvatore Sirigu: a proposito di innesti dell’ultimo minuto, il portiere di riserva, che arrivava da alcuni giorni di riposo per un problema fisico, viene chiamato in causa per l’infortunio di Buffon e risponde presente. Non rischia quasi mai la presa, ma è sempre attento sulle numerose conclusioni, in particolare da fuori area, degli inglesi.

Condizione atletica (Italia): caldo ed umidità indecenti, eppure gli azzurri corrono, non trotterellano, per 90′. Il lavoro di preparazione sul piano atletico sembra ottimo.

Daniel Sturridge: spina nel fianco sulle corsie laterali, in particolare contro Chiellini, finché ne ha è il più ispirato dei suoi, anche più di un Wayne Rooney a tratti delizioso, ma altamente impreciso in fase conclusiva.

FLOP

Giorgio Chiellini: una vecchia regola del calcio dice che, se si rompe un terzino, al suo posto deve giocare un terzino, e Giorgio non lo è. Si impegna con abnegazione in un ruolo non suo da ormai molto tempo, ma la velocità avversaria è a tratti travolgente e sulla sinistra l’Italia soffre tanto.

Gabriel Paletta:  non c’è nulla di male nell’usare uno stile “oratoriale”, ovvero rinvii alla viva il parroco e pallone spazzato via al minimo pericolo. Il fatto è che Paletta, tanto convincente nelle prime amichevoli, si crea spesso da solo quelle situazioni a cui deve rimediare, appunto, spazzando alla meno peggio.

Condizione atletica (Inghilterra): forse si sono allenati male, forse è perché, semplicemente, l’Italia tiene il pallone molto di più e i ragazzi di mister Hodgson devono inseguire; fatto sta che i crampi assalgono presto una buona serie di giocatori e negli ultimi minuti, anche per questa ragione, non riescono ad “assediare” gli azzurri come dovrebbero fare per cercare il pareggio.

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

1 Commento

  1. Al

    15 Giugno 2014 at 14:38

    Non avevo letto i precedenti articoli di Olimpiazzurra sul calcio, sport che tendo a snobbare perché l’ambiente è diventato troppo una schifezza. Comunque mi piace questo stile moderato e sono abbastanza d’accordo su tutto. Tra i top merita secondo me anche Andrea Pirlo, la palla per andare dalla difesa all’attacco passa sempre in qualche modo dai suoi piedi. E Prandelli, che a quanto pare le ha azzeccate tutte. Tra i flop gli allenatori inglesi che da troppi anni non si coltivano un Pirlo, poi arrivano ai mondiali con la Champions League, gli arabi, i petrolieri, tutti quelli che vuoi… e le beccano. 🙂

    • Marco Regazzoni

      15 Giugno 2014 at 16:48

      Pirlo sicuramente immenso, tanto da essere fin troppo “scontato” come top perché lo è ormai da almeno dieci anni. 😉 Ringrazio per i complimenti e concordo con la valutazione sugli allenatori, aggiungendo che, nei piani di Hodgson, c’era appunto quello di ingabbiare Pirlo, ma non mi sembra che l’intento sia andato a buon fine…

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