Calcio
Mondiali Brasile 2014: l’Argentina vince senza brillare, decide Messi
Un primo tempo mediocre ed una ripresa positiva solo a tratti bastano all’Argentina per archiviare la pratica Bosnia (orgogliosa, ma forse intimidita) all’esordio mondiale: finisce 2-1, con un autogol ed una magia di un Messi appena sufficiente.
Il vantaggio della Seleccion è tanto immediato quanto fortunoso: su una mischia in area al 3′, la palla sbatte sulla gamba di Kolasinac ed entra in rete. L’Argentina, però, va a sprazzi contro una Bosnia organizzata ma oltremodo sterile in fase offensiva. Messi è raddoppiato costantemente e non trova spazi, Aguero va poco alla conclusione. Dietro, comunque, non rischia pressoché nulla fino a quando Lulic non impegna Romero: è il 42′ ed è praticamente la prima occasione degna di nota dei debuttanti al Mondiale. I primi 45 minuti della compagine di Sabella, però, denotano una caratteristica: gioco poco fluido, composto per lo più da azioni personali.
Il ct dell’albiceleste, all’intervallo, è però bravo a leggere la situazione e a cambiare modulo. Da un anonimo 5-3-2 (con Di Maria interno di centrocampo) si passa al 4-3-3, entra Higuain. E la partita cambia. La Bosnia si allunga per cercare il pareggio, Messi svolta la sua scialba prestazione al 65′ insaccando il raddoppio con una spettacolare azione personale che termina con un rasoterra mancino a fil di palo dal limite dell’area. La strada per l’Argentina è in discesa: Aguero va vicino al tris e ogni azione può portare ad un contropiede letale. All’84’, però, Ibisevic sbuca tra le maglie della difesa sudamericana e sigla il 2-1: c’è ancora da soffrire per circa dieci minuti, ma alla fine – pur senza brillare – ecco i tre punti.
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