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Mondiali Brasile 2014, le outsider: la Colombia

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Certo, con Radamel Falcao sarebbe stata tutta un’altra musica: ma anche priva del suo bomber, la Colombia ha le qualità per poter stupire. I sudamericani, unitamente al Belgio e in misura minore alla Svizzera, vengono da mesi additati come la possibile sorpresa dei Campionati del Mondo di Brasile 2014: cerchiamo di capire come mai.
Per una squadra mai andata oltre gli ottavi di finale e considerata tra le più “povere”, calcisticamente, di un continente straordinaria come l’America Latina, stavolta sembra davvero possibile migliorare quel piazzamento: dopo tre qualificazioni mancate, il pass per l’evento brasiliano è arrivato quasi in scioltezza: 30 punti e secondo posto del girone, appena dietro l’Argentina, con la difesa meno battuta (appena 13 reti al passivo in 16 uscite) e alcune chicche come il 4-0 casalingo all’Uruguay o lo 0-0 strappato proprio a Buenos Aires.
La porta è affidata a David Ospina, portiere che al Nizza ha acquisito sicurezza anno dopo anno: ah, ma se si parla di portieri dei cafeteros sono d’obbligo due citazioni, l’una per lo smargiasso René Higuita, qualcosa di più di un pezzo di storia, l’altra per il giramondo Farid Camilo Mondragón che alla tenera età di 43 anni farà da chioccia al più giovane compagno di squadra. Dietro, assieme agli italiani Yepes e Zapata, due centrali certamente non veloci ma rudimentali ed affiatati, oltre che dotati nel gioco aereo, si segnala il brillante terzino Santiago Arias, che pare avere su di sé le attenzioni di mezza Europa, oltre agli altri “italiani” Armero e Zúñiga, veri “tornanti” di una volta utilizzabili senza troppi problemi anche come ali avanzate.
A centrocampo il gioco passa da Fredy Guarín, che ha nell’ex pescarese Juan Fernando Quintero un validissimo rincalzo: ma James David Rodríguez è probabilmente uno dei migliori dribblatori in circolazione, un giocatore che l’Europa sta imparando ad apprezzare sempre più anche con la maglia del Monaco, dopo le grandi cose fatte al Porto. E poi, sempre a proposito di armi letali nell’uno contro uno, c’è Juan Cuadrado, cresciuto tantissimo a Firenze sotto la gestione Montella; insomma, la mediana pare un reparto capace di creare gioco ma al tempo stesso di contribuire non in scarsa misura alla realizzazione offensiva.
Il lavoro di concretizzazione è affidato anche a Carlos Bacca, un attaccante esploso relativamente tardi-ha 28 anni-ma reduce da 14 gol nella Liga spagnola; il suo coetaneo Jackson Arley Martínez non è però da meno, senza contare due validissime alternative come Victor Ibarbo e Teófilo Antonio Gutiérrez.
Inserita in un girone relativamente facile, con Giappone, Costa d’Avorio e Grecia, la selezione colombiana, diretta in panchina dall’argentino José Pekerman, potrebbe davvero centrare il miglior risultato della propria storia.

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Tutte le squadre e i convocati di Brasile 2014: :http://www.olimpiazzurra.com/2014/06/mondiali-brasile-2014-i-convocati-definitivi-di-tutte-le-32-squadre;
Tabellone, programma e orari:   http://www.olimpiazzurra.com/2014/06/mondiali-brasile-2014-calendario-programma-orari-e-tabellone/

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