Calcio
Mondiali Brasile 2014, le stelle: Cristiano Ronaldo
Pallone d’Oro, campione d’Europa, Pichichi della Liga con 31 reti in 30 presenze, capocannoniere della Champions League con uno stratosferico bottino di 17 gol (un record). Nel biglietto da visita, inoltre, anche quattro gol e una tripletta decisiva nello spareggio mondiale contro la Svezia, tanto per dimostrare come il faro del Portogallo sia unicamente lui, un vero e proprio ago della bilancia in grado di spostare gli equilibri della Nazionale lusitana. Di cui, a proposito, è il miglior marcatore della storia con 49 reti.
Se un’intera Nazione è in ansia per le precarie condizioni fisiche di Cristiano Ronaldo, a nove giorni dall’esordio nei Mondiali in Brasile, qualche motivo valido c’è insomma. Il fuoriclasse del Real Madrid, infatti, è alle prese con una tendinite rotulea al ginocchio sinistro e con i postumi di una lesione muscolare alla coscia sinistra, che ha costretto CR7 a saltare finora tutte le amichevoli disputate dal Portogallo. Ronaldo è tornato soltanto nella giornata di ieri ad allenarsi con il resto del gruppo, notizia di per sé positiva ma che non può garantire la sua effettiva presenza nella delicata sfida contro la Germania del 16 giugno, la prima di un Gruppo G in cui il ct Paulo Bento&co. dovranno guardarsi principalmente dal Ghana in chiave qualificazione. A preoccupare maggiormente è il fastidio al tendine che, se sollecitato più del dovuto in queste condizioni, potrebbe diventare il preludio ad infortuni ben più gravi per l’estroso attaccante delle Merengues. La rosa e la sostanza di questo Portogallo, però, parlano chiaro: senza Cristiano Ronaldo la nave rischia di affondare prima di quanto si possa immaginare e le ambizioni mondiali verrebbero ampiamente ridimensionate.
D’altro canto, il peso specifico della stella madrilena sulle prestazioni della Selecção das Quinas è oltremodo rilevante. Da lui passa la quasi totalità delle azioni portoghesi e dai suoi piedi passano inevitabilmente le sorti di qualunque partita dei lusitani. Un uomo solo al comando in svariate situazioni, ultima (come già accennato) quella della supersfida con Zlatan Ibrahimovic, a sua volta leader indiscusso della Svezia, per la qualificazione a Brasile 2014. Un doppio confronto da dentro o fuori, trasformatosi ben presto in un 1 vs. 1 tra i due fenomeni del calcio mondiale che ha di fatto consegnato il Pallone d’Oro nelle mani di Ronaldo, assoluto mattatore in una bellissima gara di ritorno. Vi riproponiamo il video del dominio di CR7 in quel di Solna.
https://www.youtube.com/watch?v=-lJeRe9hSH0
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Foto: flickr.com