Seguici su

Calcio

Mondiali Brasile 2014, Marchisio: “Ci deve essere ottimismo”. Insigne: “Pronto a dare il massimo”

Pubblicato

il

E’ toccato a Claudio Marchisio e Lorenzo Insigne incontrare i media nella conferenza stampa odierna, nel ritiro del Porto Real Hotel a Mangaratiba. Ecco le loro dichiarazioni.

“Si respira un’aria molto positiva – esordisce il centrocampista della Juventus – Abbiamo trovato un ambiente perfetto per noi, al di là del permesso che ci ha dato Prandelli di avere le famiglie al nostro fianco. C’è molta serenità. Rispetto al Sudafrica, penso che Lippi aveva deciso di ritornare ed ha fatto una scelta. È stata un spedizione poco fortunata, ma quell’esperienza è alle spalle: cerchiamo di pensare solo a questo Mondiale.
“Non saprei dire la differenza in confronto a quel Mondiale. Noi siamo una grande Nazionale e l’ottimismo dipende da questo. Se andiamo a vedere Europeo e Confederations siamo arrivati sempre in fondo. È una Nazionale che ha grandi giocatori e grande esperienza, quindi l’ottimismo di deve essere. Abbiamo un girone più difficile del 2010, ma questa non deve essere una scusante”.

Proprio Marchisio, inoltre, si è messo in evidenza come uno dei più in forma dal punto di vista fisico nelle amichevoli, condizione fondamentale per fronteggiare il clima brasiliano: “Durante l’anno ho avuto dei problemi abbastanza importanti, che mi sono tolto solo dopo gennaio. Sono riuscito a tornare al livello che speravo ed il fatto di aver giocato meno all’inizio mi ha portato ad essere in una forma migliore in questo periodo”.
Ma sarà protagonista anche da sabato in poi? “È normale che si abbia sempre il desiderio di essere titolare sia in Nazionale che nella Juve. Le copertine per me non sono la cosa più importante. Si parla di Buffon e Pirlo perché loro sono dei fuoriclasse, che hanno vinto tanto, sia con i club che con la Nazionale. Ribadisco – continua Marchisio – che è fondamentale presentarsi bene fisicamente in competizioni del genere: io quest’anno sono partito non benissimo, ma dentro di me c’era l’obbiettivo di arrivare a fine anno, vincere con la Juventus e presentarmi meglio a questo Mondiale, che per me, che ho 28 anni, è molto importante”

 

Il primo ostacolo si chiama Inghilterra: “È diversa dall’ultimo Europeo. Sarà una partita molto difficile, ma, come loro sono cambiati, lo siamo anche noi: abbiamo più esperienza, visto che per molti di noi quella era la prima competizione. Con l’Inghilterra ci sono sempre grandi sfide: vedremo come andrà. Oltre al clima, saranno le motivazioni a fare la differenza. Siamo due Nazionali con caratteristiche completamente diverse. Conosciamo il tipo di gioco che ha l’Inghilterra e questo non deve andare a cambiare il nostro modo di giocare. Sappiamo che sono forti fisicamente, applicano un classico 4-4-2 ed hanno giocatori molto veloci”

Poi rassicura sul rendimento poco convincente delle ultime uscite: “Ci sono delle cose positive e delle cose un po’ meno. Abbiamo cercato di lavorare soprattutto sulle uscite in fase difensiva, dove avevamo avuto più problemi contro il Lussemburgo. C’è comunque da prendere con le molle questi risultati perché abbiamo giocato in un momento in cui non eravamo al massimo. Ciò comunque non significa che non siamo pronti o che abbiamo dei dubbi: ci serve solo iniziare questa competizione ed arrivare in campo”.

 

Chi si sta guadagnando progressivamente la fiducia di Prandelli e degli scettici, invece, è Insigne“Sapevo che tutti gli attaccanti nel ritiro avevano fatto più goal di me, ma sono arrivato con ottimismo e con voglia di essere convocato. Ha fatto la scelta di portarmi, non tocca a me commentare le esclusioni di Destro e Rossi. Io sono felicissimo, darò il massimo una volta chiamato in causa. Tweet degli esclusi? Un po’ di rabbia, penso sia normale”. Sulla potenziale coppia con il conterraneo Ciro Immobile: “Siamo della stessa città, ci conosciamo bene, abbiamo sempre giocato bene insieme. Io e Ciro cercheremo di dare il massimo restando sempre a disposizione del mister. Cori contro Napoli? Pensiamo solo a giocare. Anche in Under 21 noi due e Verratti abbiamo giocato insieme, non si dimentica quello fatto a Pescara. I movimenti vengono automaticamente, basta uno sguardo”.

“Siamo qui con un grande allenatore e grandi campioni” continua Insigne. “Tutti vorremmo scendere in campo ma io, Ciro e Verratti rispettiamo le scelte del mister. Quando ci chiamerà in causa l’importante sarà dare il massimo. Ricordiamo Zeman con piacere, ci ha insegnato movimenti essenziali che ci hanno aiutato ad arrivare qui. Balotelli? Auguri per il matrimonio, in campo non avrei problemi a giocare con lui. Rispetto a Mario comunque gioco meglio con Ciro, vista l’Under e Pescara”.
I Mondiali, un sogno realizzato: “Emozionato sì, ma sono sereno. Sto lavorando bene insieme a tutta la squadra, spero di ripagare la fiducia del mister una volta chiamato in causa. L’Italia è sempre stato un paese in cui i giovani faticavano a esplodere, penso che da un paio di anni la situazione sia cambiata. Cassano? Siamo simili, se parte avanti è perché ha più esperienza”.

Infine, lo scugnizzo fa una disamina della sua convocazione: “Penso mi abbia aiutato quanto fatto in stagione. Ho fatto tanta fase difensiva, mi sono sacrificato per la squadra. Se il mister vorrà farmi giocare come esterno nessun problema, so interpretarlo. L’Inghilterra? Hanno grandi giocatori in avanti come Sturridge che militano in Champions. Se giochiamo come sappiamo possiamo mettere chiunque in difficoltà”.

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Foto: Pagina ufficlale Insigne (Facebook)

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per scoprire quote, pronostici, bonus, recensioni bookmaker su scommesse sportive e molto altro su sport betting è possibile consultare la nostra nuova sezione dedicata alle scommesse online

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità