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Calcio

Mondiali Brasile 2014, le outsiders: il Belgio

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Il Belgio è uno dei pochi Paesi europei dove il calcio è lontano dall’essere lo sport nazionale, essendo sovrastato dal ciclismo. Eppure, negli ultimi tempi vi è un grande fermento per le prestazioni dei Diables Rouges, una squadra giovane, ricca di talento ed ammirata da molti addetti ai lavori.

Assente dalle grandi manifestazioni calcistiche dal 2002, quando fu eliminato agli ottavi di finale dal Brasile (tra l’altro in modo alquanto controverso), il Belgio vuole tornare di prepotenza tra le grandi del calcio mondiale, magari sorprendendo tutti come avvenne nel 1986, quando raggiunse la semifinale, classificandosi quarto.

I punti forti di questa nazionale sono distribuiti in tutti i reparti, a partire dall’estremo difensore: Thibaut Courtois ventiduenne dell’Atlético Madrid, può ad oggi essere considerato uno dei migliori portieri in Europa, ed in prospettiva potrebbe diventare uno dei migliori di sempre. Al contrario di quanto accade in molte formazioni, il Belgio schiera in porta uno dei suoi giocatori più giovani, in un ruolo dove spesso l’esperienza è determinante: Courtois, però, non ha nulla da invidiare ai suoi colleghi veterani.

In difesa, il capitano Vincent Kompany guida un reparto ben assortito, con altri giocatori di caratura internazionale come Toby Alderweireld, compagno di Courtois all’Atlético, Thomas Vermaelen e Jan Verthongen.

Il tecnico Marc Wilmots avrà l’imbarazzo della scelta a centrocampo, dove potrà contare su giocatori dal tasso tecnico elevatissimo come Eden Hazard, Axel Witsel e Marouane Fellaini, senza dimenticare il giovanissimo Adnan Januzaj, classe 1995, che finalmente ha scelto di rappresentare il Belgio dopo essere stato conteso tra diverse nazionali.

In attacco, un finalizzatore di razza come Romelu Lukaku, dotato sia di buona tecnica che di un grande opportunismo sotto porta. Il napoletano Dries Mertens offre un’ottima alternativa, ma può essere utilizzato anche come supporto allo stesso Lukaku in uno schema particolarmente offensivo.

Il girone con Algeria, Corea del Sud e Russia dovrebbe essere una formalità per questa squadra, che sulla carta può essere considerata superiore anche alla formazione di Fabio Capello. A partire dalla fase ad eliminazione diretta, il Belgio avrà poi le carte in tavola per mettere in difficoltà qualunque avversario. Ma attenzione a non cedere ad un eccesso di fiducia: nessuno di questi giocatori ha mai affrontato una grande rassegna con la maglia della nazionale, ad eccezione del trentaseienne Daniel Van Buyten, unico superstite del Mondiale 2002, quando era compagno dell’attuale tecnico Marc Wilmots.

Le rose delle 32 squadre

Il programma dei Mondiali

Immagine: pagina facebook Diables Rouges

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giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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