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Mondiali Brasile 2014: Uruguay-Colombia, la sfida dei bomber assenti

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Radamel Falcao da un lato e Luis Suarez dall’altro. Sono i due grandi assenti di Colombia-Uruguay, ottavo di finale in programma oggi alle 22 con vista sui quarti e su una sfida (ancora) tutta sudamericana contro una tra Cile e Brasile. I Cafeteros hanno stravinto il proprio girone nonostante l’assenza dell’attaccante del Monaco, infortunatosi al ginocchio ad inizio gennaio: sugli scudi uno super James Rodriguez (anche lui alla corte del russo del Principato) e di uno straripante Cuadrado, destinato a lasciare la Fiorentina per una big del calcio europeo (Barcellona?).

La Celeste, invece, si è qualificata grazie ai gol di Luis Suarez contro l’Inghilterra ed al match incredibile vinto 1-0 sull’Italia. Una gara strana, brutta, in cui paradossalmente nessuno meritava di passare: il pareggio sarebbe servito agli azzurri, ma l’espulsione di Marchisio prima, quella mancata a Suarez poi e infine l’incornata di Godin hanno garantito il passaggio del turno ad una formazione più motivata (ed aiutata da scelte poco condivisibili di Prandelli) e caparbia nella ricerca del risultato. Tant’è, del fallimento italiano si è parlato a lungo e il Mondiale continua. Con Colombia e, appunto, Uruguay.

Sarà una sfida giocata a viso aperto da due formazioni organizzate e molto forti in fase offensiva. Mancherà Suarez, sì, ma c’è sempre quell’Edinson Cavani che si esalta quando ricopre il ruolo di prima scelta. A fianco a lui ci sarà Abel Hernandez, punta del Palermo, mentre la Serie A sarà rappresentata da molti elementi. Martin Caceres, Victor Ibarbo, Camillo Zuniga, Cristian Zapata, Mario Yepes, Fredy Guarin: l’Italia è stata eliminata, ma ci sarà grande interesse in patria per un match che si prospetta avvincente ed equilibrato. Vietato fallire per non dover tornare a casa ad un passo dall’ingresso tra le prime otto del mondo. I favori del pronostico dicono Colombia – più per le recenti prestazioni che per altro – ma Diego Lugano è stato di parola prima della gara contro l’Italia. “Siamo un popolo che non è portato per le cose facili“, aveva scritto su Facebook, e puntuale è arrivata una sofferta qualificazione quasi allo scadere. Un ottavo di finale di un Mondiale è complicatissimo: uscirà nuovamente lo spirito uruguagio?

 

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