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Nuoto
Nuoto, Settecolli 2014. Il dilemma di Marco Orsi
Preparare il Sette Colli, oppure considerarlo una tappa di passaggio anche senza la qualificazione per Berlino in tasca? E’ un dilemma che ha agitato la vigilia dell’appuntamento più importante del nuoto italiano, il meeting romano che inizia oggi, di Marco Orsi, il velocista che nella stagione passata ha fatto vedere le cose migliori sia in vasca lunga (specialmente in staffetta) sia in vasca corta dove ha fatto incetta di medaglie a Herning.
“E’ vero, dobbiamo ancora ottenere la qualificazione, con la staffetta e a livello individuale ma io sono sicuro che a Berlino andrò e proprio per questo la decisione è stata quella di non preparare specificatamente l’appuntamento romano. Qualche giorno di scarico e nulla più perché mancano due mesi all’Europeo e finalizzare il lavoro sull’appuntamento di oggi sarebbe deleterio. E’ una tappa di passaggio, la consideriamo ancora così”.
Il tempo nella mente di Orsi per il Sette Colli è il 48”5 sui 100. “L’ho già fatto gli anni scorsi, cercherò di rifarlo e di essere il migliore degli italiani. Il mio pensiero è fisso sui 100 perché tengo tantissimo alla staffetta dove a Berlino abbiamo tutte le potenzialità per andare a medaglia. I 50 sono una gara a parte, tutta di istinto, difficilmente si riesce a preparare. La staffetta, invece, si può plasmare, modellare. Da tre anni a questa parte c’è sempre qualcosa che non funziona in questa squadra. L’ho detto e lo ripeto: arriverà il giorno che azzeccheremo la gara tutti assieme e quel giorno ci divertiremo di certo. Per me ci sono i presupposti per fare benissimo a Berlino: Dotto ha ripreso ad avere fame e anche senza tempi straordinari a Riccione ha mostrato che c’è, Pippo invecchia bene. Non è più quello di una volta sui 100 a livello individuale ma nella staffetta è sempre duro da battere e Leonardi che vedo allenarsi tutti i giorni è molto forte e solido, poi ci sono io, la solita incognita…”
Orsi dà l’impressione di diventare sempre più atleta da vasca corta. “E’ vero, ammetto che la vasca corta mi piace molto e quest’anno il doppio appuntamento Europeo e Mondiale mi stimola ma le Olimpiadi e i Mondiali veri, quelli dove hai tutti gli occhi puntati addosso sono in vasca lunga e vincere solo in corta se vuoi essere un atleta completo, non basta”.
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Foto da: Facebook