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Nuoto: Settecolli 2014 senza squilli, tra carichi di lavoro e maltempo

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Non è stata una tre giorni esaltante. Tra maltempo e, soprattutto, carichi di lavoro per prepararsi al meglio ad un appuntamento posto molto più avanti rispetto ai tradizionali calendari, il Settecolli 2014 sarà ricordato nella storia come una rassegna povera di squilli per i colori azzurri sulla strada che porta all’Europeo. Guai, tuttavia, a disperarsi.

Il 2014 si sta dimostrando una stagione anomala per il Bel Paese, ma ciò non vuol dire che non sarà positiva. Aspettando fine agosto per giudicare, la realtà parla di un Assoluto Primaverile ricco di botti (Riccione) ed un Settecolli povero di temponi. In pratica, quasi il contrario degli anni passati. A tutto c’è un perché, però, è qui è presto spiegato: come anticipato, gli azzurri dovranno arrivare in forma alla terza settimana di agosto (18-24): allo Stadio del Nuoto, dunque, quasi tutti gli atleti sono stati limitati dai recenti carichi di lavoro svolto. Tutto sotto controllo.

Poche, dunque, le note liete. Carlotta Zofkova (100 dorso) e Andrea Toniato (50 rana) strappano il pass per Berlino, come anche un’Aurora Ponselè che domina con tanto di personale gli 800 sl dopo essersi scoperta grande 400entista. Federica Pellegrini, molto attesa, rimane fuori dalla finale dei 50 sl (gara assolutamente non sua), chiude terza nei 100 dorso e manca causa maltempo (un altro fattore decisivo nelle ultime due giornate) l’appuntamento con i 200 dorso. Per i 200 stile si dovrà attendere Bari (28-29 giugno). La pioggia priva pure il pubblico dei 1500 sl di Gregorio Paltrinieri: l’emiliano, però, può sorridere per aver anticipato Gabriele Detti negli 800. E la sensazione, qui, è che si sia solo all’inizio.

Bene Stefania Pirozzi e Federico Turrini nei misti, ormai terreno di caccia abituale e da cui può arrivare qualche gioia in futuro. Crescono Elena Di Liddo (in grande forma) ed Erika Ferraioli, mentre manca ancora il salto di qualità di Ilaria Bianchi e Matteo Rivolta. I due farfallisti di punta faticano ancora a trovare il giusto feeling con il cronometro dopo Riccione e la speranza e che tutti i fantasmi vengano cancellati per Berlino. Il talento non manca, serve finalizzare. Conferme di qualità anche dalla rana (veloce) femminile (priva di Lisa Fissneider, ma con la sempre piacevole presenza di una classe 1997 come Arianna Castiglioni) e dal dorso maschile (Simone Sabbioni, Luca Mencarini, Christopher Ciccarese e Niccolò Bonacchi, con quest’ultimo forse il meno brillante dei quattro a causa della preparazione).

Rimandato il settore velocità, soprattutto maschile. Eccezion fatta per Marco Orsi, primo nei 50 sl con un discreto tempo, si fa ancora fatica rispetto al livello dei principali esponenti europei e mondiali. Certo, il maltempo ci priva della finale dei 100, ma forse è stato un bene visti i tempi della mattinata e la prematura eliminazione di Luca Dotto: anche qui, comunque, ci si attende un salto di qualità dopo il lavoro svolto a Tenerife. Infine, spazio a Fabio Scozzoli: out dalla finale dei 100 rana e sesto nei 50, la stella azzurra dimostra di essere ancora molto lontano dalla forma ideale. A Berlino mancano due mesi e il nodo deve ancora essere sciolto: Fabio ci sarà o no? Allo stato attuale delle cose, e considerate anche le sue dichiarazioni (“Andrò agli Europei solo se sarò il vero Scozzoli“), risulta molto complicato.

 

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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com

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