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Sci Alpino

Sci alpino: Ravetto rescinde con la Fisi

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Era nell’aria da parecchie settimane, da quando a Claudio Ravetto non era stato riconosciuto, come ai più appariva logico, il nuovo ruolo di direttore sportivo delle nazionali di sci alpino: oggi, tuttavia, il tecnico piemontese si è recato in Fisi, come riporta Raceskimagazine, per ufficializzare la conclusione del rapporto lavorativo.

Che il 54enne di Strona non fosse in buoni rapporti col confermato presidente federale Flavio Roda era ormai risaputo, dunque il passaggio di questi giorni altro non è che l’ufficializzazione di una situazione purtroppo già compromessa. Le nazionali azzurre perdono così l’allenatore che condusse Giorgio Rocca agli undici successi in Coppa del Mondo e alla coppetta di slalom e tutti gli altri atleti ad un totale di tre medaglie olimpiche, due iridate, 111 podi di cui 35 vittorie nel massimo circuito nel giro di 14 stagioni, prima come coach e poi come Direttore Tecnico.

La Gazzetta dello Sport riporta come alla base della rottura ci siano state le incomprensioni con la dirigenza federale, quando ancora era forte la sua candidatura a nuovo DS, sulla scelta di allenatori e gestione degli atleti; a Ravetto non viene nemmeno assegnata la direzione della scuola tecnici federali, come sembrava in un primo momento. In ogni caso, nel giro di poche settimane le nazionali di sci alpino hanno rinunciato non solo al vincente tecnico biellese, ma anche a Jacques Theolier (responsabile prove tecniche), Devid Salvadori (progetto FuturFisi) e Alessandro Serra, ora approdato in Finlandia dopo una lunga ed efficace direzione delle nazionali giovanili.

 

foto: credit FISI

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

3 Commenti

1 Commento

  1. Luca46

    28 Giugno 2014 at 10:04

    Credo che la FISI avesse bisogno di un cambio dirigenziale più che tecnico.

  2. Marco Regazzoni

    28 Giugno 2014 at 00:11

    Condivido le preoccupazioni. Il mio timore, oltretutto, è che alle spalle di certe decisioni più che divergenze di visione tecnica ci siano stati dissidi personali, e questo è il male assoluto di ogni sport. Fortunatamente la squadra velocità non è stata intaccata da questa “rivoluzione” e validissimi tecnici come Rulfi o Ghidoni possono continuare il loro lavoro. Anche nel femminile si è optato per la continuità nei due settori, anche perché Ghezze e Magoni sono in carica da una stagione; però, appunto, al di là di Ravetto, se posso capire la partenza di Theolier, non apprezzo quella di Serra che è un allenatore il quale si sarebbe meritato finalmente una nazionale A. Comunque vedremo cosa dirà la neve quest’inverno.

  3. ale sandro

    27 Giugno 2014 at 21:42

    Sono abbastanza scettico sulla piega presa dalle nomine di direzione tecnica e dei tecnici, e relative reazioni. Al di là del discorso Ravetto, il cui palmares è comunque lì a disposizione di chiunque, mi preoccupa la tendenza di lasciar partire componenti validi dello staff all’estero. Spero che la situazione non interessi anche un tecnico come Livio Magoni per esempio,sempre molto ricercato, in modo da poter programmare per un quadriennio intero con un minimo di serenità.

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