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Ciclismo

Tour de France 2014: le 21 tappe!

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Mancano ormai 15 giorni al Tour de France 2014, 101^ edizione della prestigiosa corsa a tappe francese che prenderà il via il prossimo 5 luglio da Leeds. Proviamo ad analizzare tutte le tappe 21 tappe che condurranno i corridori fino ai Campi Elisi di Parigi.

Prima tappa, Leeds – Harrogate, 190.5 km. Difficoltà: *
Tre gran premi della montagna che serviranno solo ad assegnare la prima maglia a Pois, ma finale insidioso con arrivo in leggera salita che potrebbe mettere in difficoltà gli sprinter puri se non dovessero arrivare al top della condizione o se dovessero partire troppo presto. 

Seconda tappa, York – Sheffield, 201 km. Difficoltà: ***
I big della classifica generale hanno segnato questa tappa con il celebre circolino rosso. Su e giù per l’Inghilterra, con ben 9 salitelle che tanto somigliano alle cotes della Liegi. 200 chilometri che potrebbero favorire imboscate e attacchi. Ultima salita (800 metri al 10%) a 6 chilometri dal traguardo.

Terza tappa, Cambridge – London, 155 km. Difficoltà *
Giornata dedicata, verosimilmente, agli sprinter. Arrivo nel cuore di Londra, di fianco a St James Park. Nessuna vera difficoltà altimetrica.

Quarta tappa, Le Touquet Paris-Plage – Lille, 163.5km. Difficoltà *
Dopo il trasferimento in Francia, altra tappa dedicata alle ruote veloci. Solo 2 gran premi della montagna di 4^ categoria molto lontani dal traguardo.

Quinta tappa, Ypres – Arenberg Porte du Hainaut, 155.5km. Difficoltà ****
Altra tappa pericolosa nonostante sia priva di difficoltà altimetriche. Nove settori in pavè che potrebbero mettere in seria difficoltà (e attenzione a cadute e forature) i big della classifica generale. Alle porte della Foresta di Arenberg, si potranno tirare le prime somme.

Sesta tappa, Arras – Reims, 194km. Difficoltà *
Tornano protagonisti i velocisti. Tappa priva di vere difficoltà per i big della generale.

Settima tappa, Epernay – Nancy, 234.5km. Difficoltà **
Frazione mossa nel finale con due GPM negli ultimi 20 chilometri. Il secondo, 1,3 chilometri al 7,3% di pendenza media, si conclude a 5,5 km dal traguardo: trampolino di lancio ideale per qualche coraggioso.

Ottava tappa, Tomblaine – Gerardmer, 161km. Difficoltà ***
Prime vere salite della Grande Boucle. Tre ascese nel finale che potrebbero fare molta selezione. In particolare quella che porta al traguardo, di 1,8 km, ha una pendenza media del 10% con punte che arrivano fino al 13. Possibile anche vedere all’opera i big della classifica generale?

Nona tappa, Gerardmer – Mulhouse, 170km. Difficoltà ***
Frazione che pare molto adatta alle fughe. Diverse salite nella prima parte della tappa, e anche impegnative. L’ultima però, sarà a quasi 40 chilometri dal traguardo e difficilmente i favoriti per la conquista della maglia gialla si daranno battaglia.

Decima tappa, Mulhouse – La planche des Belles Filles, 161.5km. Difficoltà *****
Sei gran premi della montagna prima dell’ascesa finale a La planche des Belles Filles. Il gruppo potrebbe arrivare alle pendici dell’ultima salita già abbastanza scremato prima di affrontare i 6 chilometri all’8,5% che condurranno gli atleti all’arrivo. Potrebber vedersi i primi veri distacchi nella generale.

Giorno di riposo, Besancon

Undicesima tappa, Besancon – Oyonnax, 187.5km. Difficioltà ***
Giornata che potrebbe favorire le fughe. Frazione mossa con diverse ascese di scarsa entità nel finale prima di una lunga discesa che si conclude a 4 chilometri dal traguardo. Il terreno per fare la differenza c’è ma difficilmente vedremo i big muoversi.

Dodicesima tappa, Bourg-en-Bresse – Saint-Etienne, 185.5km. Difficoltà **
Ennesima frazione mossa che potrebbe favorire la fuga. Due GPM, l’ultimo di 10 chilometri al 3% che si conclude a 18 chilometri dalla conclusione.

Tredicesima tappa, Saint-Etienne – Chamrousse, 197,5 km. Difficoltà ****
Un GPM di prima categoria prima dell’ascesa finale. Oltre 18 chilometri al 7,3% di pendenza media con le rampe più dire nella prima parte della salita. Poi la pendenza scema, specialmente nella parte centrale della salita. Poco spazio per fare la differenza prima di un’ascesa molto impegnativa specialmente per la lunghezza.

Quattordicesima tappa, Grenoble – Risoul, 177km. Difficoltà *****
Lautaret e Izoard prima della salita finale. Spazio per provare a fare qualcosa ce n’è anche se difficilmente i big attaccheranno da lontano. Potrebbero comunque provare a forzare l’andature sulle prime salite. L’ultima ascesa è lunga 12,6 km e presenta una pendenza media del 7%. Se qualcuno dovesse andare in difficoltà nella prima parte della tappa potrebbe perdere molto terreno.

Quindicesima tappa, Tallard – Nimes, 222km. Difficoltà *
Dopo due giornate assolutamente non banali, giornata dedicati alle ruote veloci. 222 chilometri che dovrebbero comodamente condurre il plotone ad un arrivo in volata o ad una giornata di scarico con una fuga che arriva al traguardo.

Giorno di riposo, Carcassonne

Sedicesima tappa, Carcassonne – Bagneres-de-Luchon, 237.5km. Difficoltà ****
Arrivo in discesa dopo la salite del Port de Bales, 11,7 km al 7,7% che si concludono a poco più di venti chilometri, tutti che puntano verso il basso, dal traguardo. Anche in questo caso c’è spazio per attaccare, e se la classifica dovesse essere ancora corta almeno un paio di corridori avrebbero tutto l’interesse a movimentare la corsa nel finale.

Diciassettesima tappa, Saint-Gaudens – Saint-Lary-Soulan (Pla d’Adet), 124.5km. Difficoltà *****
Tappa breve ma arcigna con 3 GPM di prima categoria (il secondo è il Peyresourde) ad anticipare l’ultima ascesa. 10 chilometri oltre l’8% di pendenza media nonostante una spianata nel finale che incide su questo dato. Negli ultimi 80 chilometri ci sono solamente salita e discesa: potrebbe rivelarsi una tappa chiave del Tour de France.

Diciottesima tappa, Pau – Hautacam, 145.5km. Difficoltà *****
Anche in questo caso frazione breve. Il Tourmalet è solo l’antipasto, a 50 chilometri dal traguardo, prima della salita finale. Hautacam sarà l’ultima salita di questo Tour de France prima della cronometro finale e chi dovrà guadagnare terreno avrà solo questa possibilità. Gli ultimi 13,5 chilometri hanno una pendenza prossima all’8%, con diversi tratti che superano il 10% nella fase centrale. Chi vorrà fare la differenza troverà tutto lo spazio del mondo.

Diciannovesima tappa, Maubourguet val d’Adour, Bergerac, 208.5km. Difficoltà *
Una sola salita a 13 chilometri dalla conclusione: uno strappetto di 1300 metri al 7,5% di media che potrebbe favorire qualche coraggioso. I velocisti, però, non dovrebbero lasciarsi sfuggire questa ghiotta occasione nonostante la grande fatica nelle gambe e la salitella finale.

Ventesima tappa, Bergerac – Perigueux, 54km, cronometro individuale. Difficoltà ****
In questa frazione si decideranno le sorti del Tour. Una cronometro molto lunga e mossa, nonostante non presenti salite molto impegnative. I meno avvezzi a questa specialità potrebbero pagare tantissimo dagli specialisti. E anche in classifica generale potrebbe verificarsi una vera e propria rivoluzione.

Ventunesima tappa, Evry – Paris Champs Elysées, 137.5km. Difficoltà *
Classica passerella fino in centro a Parigi dove si concluderà la corsa. Il traguardo più ambito dai velocisti di tutto il mondo.

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