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Golf
US Open: primo round da cineteca di Martin Kaymer, un solido Chicco Molinari è sesto!
Il primo round del 114° U.S. Open parla tedesco grazie a Martin Kaymer. E che Kaymer. Il recente vincitore del The Players stacca tutti già nelle prime 18 buche sul Par 70 di Pinehurst No. 2 (Carolina del Nord) e vola letteralmente al comando con uno straordinario giro in 65 (-5). Il teutonico dimostra di essere definitivamente risorto dopo un periodo di appannamento e diventa, di fatto, l’uomo da battere nonostante manchino 54 buche. Il 30enne si è scatenato soprattutto nelle back nine, dove sono arrivati quattro birdie, oltre ai due (più un bogey) siglati in precedenza.
Kaymer ha rifilato ben tre colpi di distanza al quartetto creatosi alle proprie spalle (68, -2), formato da tre sorprese come gli statunitensi Fran Quinn e Kevin Na e lo zimbabwese Brendon De Jonge e da uno come Graeme McDowell, capace di trionfare in questo torneo nel 2010 e che non ha bisogno di presentazioni. Decisamente più folto il gruppone attualmente in sestaposizione (69, -1), composto da ben dieci giocatori compreso un eccellente Francesco Molinari. Come ad Augusta, anche a Pinehurst il torinese dimostra di saper approcciare al meglio il torneo e, soprattutto, mette in evidenza nervi saldi e una certa solidità mentale. Dopo essere partito con due bogey, infatti, Chicco ha cambiato passo con due birdie consecutivi; il successivo bogey, però, non ha influito sulla prestazione dell’azzurro, capace di ripetersi nel firmare altri due birdie in rapida successione e di inserirsi nelle posizioni che contano.
A far compagnia al torinese tanti uomini attesi alla vigilia, come lo giapponese Hideki Matsuyama, gli statunitensi Jordan Spieth, Matt Kuchar, Dustin Johnson e Keegan Bradley e lo svedese Henrik Stenson; meno quotati, ma pur sempre pericolosi, gli americani Brendon Todd e Harris English.
Phil Mickelson si nasconde ma chiude pari al Par in 16esima posizione, insieme all’inglese Ian Poulter, al leader della FedEx Cup Jimmy Walker e al francese Victor Dubuisson. Comincia con il freno a mano tirato Rory Mcllroy, 37° e sopra Par con 71 (+1). Un colpo in più per il detentore del titolo, Justin Rose, 50° con 72 (+2) e Jason Dufner, entrambi in difficoltà nelle back nine. Solo 68° il n°1 al mondo Adam Scott, per nulla brillante con un 73 (+3) che lo pongono alla pari, inoltre, di Sergio Garcia e Jason Day. Va peggio, però, a Bubba Watson, già fuori dai giochi dopo il 76 (+6) che lo farà partire domani dalla 122esima posizione.
Si installa in una zona di medio-bassa classifica Andrea Pavan, 107° con 75 (+5) ed inevitabilmente in difficoltà sul delicato campo statunitense. A macchiare in particolare la scorecard del romano sono arrivati due letali doppi bogey alla 11 e alla 14, senza dei quali il vincitore del Challenge Tour 2013 avrebbe potuto concludere qualche posizione più in alto, alla luce dei tre birdie e dei quattro bogey.
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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com
Foto: Wikipedia