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Pallavolo
Volley, World League – Italia, quattro sconfitte! Ma niente allarmismi, perché…
L’Italia del volley torna praticamente a bocca asciutta dalle trasferte in Polonia e in Iran: un solo punto raccolto, quattro sconfitte consecutive, solo quattro set vinti. Si sapeva che sarebbe stato difficilissimo, con incontri in palazzetti stracolmi e gremiti di entusiasmo (una media di 13000 persone tra Katowice, Lodz e Teheran), con quadre molte preparate tecnicamente.
Mauro Berruto ha giustamente scelto di convocare i ragazzi che avevano avuto meno spazio durante le prime sei strepitose vittorie consecutive, dando un meritato periodo di riposo ai big. Le cosiddette seconde linee hanno deluso a livello di squadre, ma non individualmente.
Specifichiamo: i giocatori sono di assoluto livello, ma non hanno mai giocato insieme ed era davvero arduo (e sicuramente non era negli obiettivi del coach piemontese) costruire una squadre che fosse competitiva a questo altissimo livello. Esclusa la figuraccia di gara1 con l’Iran (partita assolutamente da cancellare e dimenticare in fretta), per il resto in molti hanno esibito delle prestazioni soddisfacenti.
Si sapeva che da queste due settimane non bisognava sperare di portare a casa successi, trionfi, moltissimi punti (forse più di uno era però lecito aspettarselo). Ma una cosa è certa: quattro sconfitte filate sono indubbiamente un’amarezza, ma non sono assolutamente un allarmismo.
Abbiamo sempre una grandissima Nazionale, che può seriamente aspirare alle posizioni di vertice al Mondiale di settembre e che potrà lottare per il successo della World League, durante le finali di Firenze. I big sono al livello delle grandissime Nazioni del Pianeta: Travica in palleggio, Zaytsev opposto, Birarelli e Piano centrali, Parodi e Kovar schiacciatori, Rossini libero. Pochi possono vantare una formazione del genere.
Le ultime quattro partite dovevano esaminare quali potevano essere i ricambi dei magnifici sette. Ci aspettavamo indubbiamente molto di più da Luca Vettori e Michele Baranowicz, ma l’opposto e il palleggiatore hanno dimostrato di avere ancora troppi alti e bassi e di essere ancora un filo sotto ai titolarissimi. Luigi Randazzo e Filippo Lanza sono stati discontinui, alternando belle cose a tanti errori: potranno seriamente impensierire Parodi e Kovar? Thomas Beretta purtroppo non è stato all’altezza della situazione in Iran e ora partirà sicuramente dietro alla coppia Birarelli-Piano. La grande sorpresa ci è stata regalata dal bravissimo Simone Anzani, capace di non farsi sfuggire la prima occasione concessagli in azzurro: il centrale potrà ambire a qualcosa di più…
Ma giusto per capire come gira per il resto del Mondo: anche la Russia ha schierato le riserve nelle prime quattro partite e le ha perse tutte, poi ha fatto debuttare i big olimpici e ha infilato una serie di quattro successi; il Brasile è davvero in crisi nera (difficilmente parteciperà alla Final Six); sorprendenti gli USA (sette vittorie consecutive), la Bulgaria è praticamente al palo. Paragonando le situazioni, l’Italia è lì! Con la convinzione, però, che dietro al nostro sestetto base ci siano degli eccellenti innesti da utilizzare in sostituzione.
Ora un weekend di riposo per l’Italia (nella Pool A si sfideranno Polonia e Iran, che hanno tra le mani la possibilità di estromettere il Brasile dalle Final Six di Firenze). Poi rientreranno tutti i big e sfideremo i Campioni del Mondo, in casa nostra dopo le due imprese in terra brasiliana: appuntamento a Bologna per giovedì 3 luglio, prima della grande chiusura al Forum di Assago a Milano domenica 6 luglio.
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