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Atletica, Assoluti chiamano Europei – Che Grenot! Trost, in salita! Greco, che dolore! Velocità ok e…
Nel weekend si sono svolti i Campionati Italiani Assoluti di atletica leggera. Era l’ultima occasione per strappare i minimi per gli Europei di Zurigo (12-17 agosto) e una delle ultime uscite della banda che ci rappresenterà in Svizzera. Oggi, alle 12.00, sapremo i componenti della nostra Nazionale.
Da Rovereto si esce con alcune certezze, alcune luci, una grande ombra, un paio di belle impressioni ma con ancora tanti, troppi dubbi. In alcune gare si è visto anche del buon agonismo incoraggiante, ma nel catino elvetico sarà tutto maledettamente difficile: ormai si è abbondantemente capito, quando mancano solo tre settimane all’appuntamento clou della stagione.
Il botto del fine settimana è stato firmato da Libania Grenot: al momento, Maratona e marcia escluse, è lei la carta più credibile per la rassegna continentale. La Panterita sciorina ancora una super prestazione sui suoi 400 metri, migliorando ulteriormente la già sua miglior prestazione europea stagionale: il 50.55 nel giro della morte è molto convincente e incoraggiante, una vera graffiata come ha dichiarato lei stessa e che addirittura la spedisce a soli 25 centesimi dal già suo record italiano.
Pagina nera per Daniele Greco, ancora infortunato. Sulla carta è ovviamente tra i favoriti per una medaglia europea, ma il fisico lo continua a tradire. Il crac di Mosca, lo stop invernale, un rientro estivo faticoso e ieri un nuovo infortunio all’intersizione del tendine d’Achile. Sembra non voler mai andare nel verso giusto. Recupererà per Zurigo e ci regalerà un miracolo?
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L’infortunio è arrivato in pista anche per Paolo Dal Molin: dopo il bellissimo 13.47 corso in batteria sui 110m ostacoli che gli valeva il minimo per gli Europei al rientro dall’infortunio, il piemontese ha accusato un risentimento durante la finale e si è fermato. Speriamo che non sia nulla di grave…
Capitolo Alessia Trost. La friulana è in recupero dall’infortunio invernale, è tornare a volare oltre quota 1.90m e la forma fisica sembra in crescita. Ci sono ancora tre settimane per affinarla, ma le incognite di Zurigo saranno davvero tante. Un anno fa avremmo scommesso per una sua lotta alle medaglie, ma ora è davvero durissima.
I sorrisi del weekend arrivano principalmente dal settore velocità. Sugli scudi una bravissima Irene Siragusa che fa doppietta 100-200m, come non capitava da sette anni, conquistando entrambi i minimi per gli Europei. Ottima la prova di Diego Marani sui 200 metri: 20.47, personale, ribadisce il minimo per gli Europei e balza al nono posto italiano di sempre. Certo a Zurigo sarà impossibile fare medaglia con i big che bazzicano per il vecchio continente, ma si può fare bella figura.
Matteo Galvan si illumina nel momento del bisogno, dopo una prima parte di stagione non superlativa: chiude i 400m in un soddisfacente 45.58 (primo sub 46’’ nel 2014), suo quinto tempo di sempre. Il giro della morte di Zurigo può metterlo in mostra.
A livello assoluto non saranno delle grandi misure, ma visto quello che sta succedendo in giro per il Mondo, il salto in lungo maschile offre degli spazi enormi. Proprio in quest’ottica sono da guardare i bei balzi di Emanuele Catania (7.98) e di Stefano Tremigliozzi (7.92) che ben riscatta l’opaca prova in Coppa Europa.
Lo sguardo ai giovani va sempre lanciato, sperando che sboccino per il futuro. Federica Del Buono sarà comunque a Zurigo e, dopo la qualificazione strappata un paio di settimane fa, si riconferma sui 1500m con un soddisfacente 4:10.26, suo secondo tempo di sempre.
Nicole Reina continua a progredire e ritocca il già suo record allievi sui 3000m siepi (10:12.91) dove Valeria Roffino ruggisce e per la prima volta in carriera scende sotto i fatidici 10 minuti (9:53.00): vedremo se vestirà l’azzurro.
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(foto FIDAL/Colombo)