Atletica
Atletica, Diamond League – Calma piatta a Glasgow: immenso Eaton, crolla la Perkovic, nessuna Mpm
A Glasgow (Scozia, Gran Bretagna) si è svolta la prima parte del classico Sainsbury’s Grand Prix (eccezionalmente spostatosi da Londra), valido come nona tappa della Diamond League, il circuito itinerante dell’atletica leggera.
Non è stata una grandissima serata e non sono arrivati i tanto attesi botti. Nessuna miglior prestazione mondiale stagionale, una grossa delusione e il ruggito del camaleonte Eaton. Domani pomeriggio la seconda e ultima parte del meeting.
Cambiare specialità e in meno di un anno diventare assoluto protagonista. Da dominatore incontrastato del decathlon, un superlativo Ashton Eaton si sta letteralmente scatenando sui 400 metri ostacoli: sette gare stagionali e in ben sei ha ottenuto il personale!
La storia si è ripetuta anche questa sera: 48.69 e addirittura il secondo posto (primo podio in carriera in Diamond League), sconfiggendo alcuni dei migliori specialisti al Mondo come Michael Tinsley (terzo, 48.91) e Felix Sanchez (quarto, 49.01). Vittoria al portoricano Javier Culson.
Tianna Bartoletta si sta confermando una delle atlete più in forma dell’intero panorama e mette la sua firma anche sul meeting di Glasgow, con un bel salto a 6.98 metri, a soli quattro centimetri dalla già sua miglior prestazione mondiale stagionale. Divertente la battaglia con la britannica Katarina Johnson-Thompson, balzata a personale (6.92) e capace di insidiare l’avversaria prima della sua doppietta 6.97-6.98. Terza l’altra britannica Shara Proctor (6.82, stagionale).
Spettacolari i 100 metri maschili che hanno chiuso la serata. Arrivo sul filo di lana per tre uomini, tutti sotto i 10 secondi. Prevale a sorpresa il giamaicano Nickel Ashmeade (9.97) davanti a Michael Rodgers (9.97) e a un finalmente redivivo Nesta Carter (9.98). Sono tutti scesi al personale stagionale, insieme a James Dasaolu (10.03) e Kim Collins (10.07). Solo sesto Torpedo Thompson (10.09) che fatica a ripetersi sui livelli della miglior prestazione mondiale stagionale. L’ex Campione del Mondo Yohan Blake non ha ultimato la prova: il suo rientro si sta rivelando molto difficoltoso.
Grandissima delusione da Hansle Parchment. Il giamaicano, fresco primatista mondiale stagionale con l’eccellente 12.94 corso settimana scorsa, non riesce ad andare oltre al quinto posto (13.31) sui 110m ostacoli. Gara nel complesso di livello basso: primo il britannico Williams Sharman (13.21, eguagliato il personale), secondo lo statunitense Jeff Porter (13.27, stagionale); terzo il russo Sergey Shubenkov (13.29).
Attenzione, attenzione perché sui 1500 metri stanno forse cambiando le gerarchie. Abeba Aregawi, etiope naturalizzata svedese, sembra aver finalmente trovato pane per i suoi denti in Sifan Hassan, naturalizzata olandese. La Campionissima oggi ha perso il volatone finale: 4:00.67 contro 4:00.94, con tanto di record del meeting abbattuto (reggeva il 4:02.8 di Mary Slaney nel 1985).
La fresca olandese aveva stampato la miglior prestazione mondiale stagionale settimana scorsa (3:57.00) e ora ha sconfitto sul campo la numero 1. Agli Europei di Zurigo ne vedremo delle belle. Terza l’etiope Axumawit Embaye (4:02.78).
Sorpresone dal lancio del disco! Sandra Perkovic viene sconfitta, nei grandi appuntamenti, dopo un dominio infinito. La croata spedisce il suo attrezzo a 66.30 metri, ma non basta per superare Gia Lewis-Smallwood in giornata di grazia. La statunitense si regala una fantastica vittoria con il nuovo personale (67.59). Terza l’australiana Dani Samuels (65.21).
Bella vittoria dello statunitense Reese Hoffa che getta il suo peso a 21.67 metri, oltre la sempre importante barriera dei 21.50 per la 36esima volta in carriera. Con questo successo, il Campione a stelle e strisce balza al comando della classifica di Diamond League precedendo David Storl, accontentatosi della seconda piazza con un buon 21.38. A fare festa è anche Tom Walsh, neozelandese esploso ai Mondiali indoor e che oggi ha registrato il nuovo record nazionale all’aperto (21.23). Solo quarto il primatista stagionale Joe Kovacs (20.94), addirittura ultimo Ryan Whiting (20.06).
Nulla di particolarmente eclatante sui 5000m, condotti a un ritmo relativamente basso. Vince in un assolo finale l’etiope Hagos Gebrhiwet (13:11.09) davanti al connazionale Yenew Alamirew (13:11.76, leader nella corsa al diamantone) e al keniota Edwin Cheruiyot Soi (13:13.52).
Le gare non incluse nel programma di Diamond League non hanno lasciato grande segno, vista anche l’assenza di tutti i big. Nel salto con l’asta senza Lavillenie vince il polacco Pawel Wojciechowski (5.67 alla prima, tre nulli a 5.83). Sui 400m ostacoli affermazione della britannica Eilidh Child (54.39). Il panamense Alonso Edward si aggiudica i 200 metri (20.25). Il polacco Wojciech Theiner vince il salto in alto (2.28) davanti a Marco Fassinotti (2.25, tre nulli a 2.28).