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Atletica, Diamond League – Prestazioni da record! 1500m super, show Ibarguen, vola Gatlin

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Una serata magnifica a Monaco, dove si è appena concluso il meeting Herculis, valido come decima tappa della Diamond League. Ne sono successe davvero di tutti i colori: questa è indubbiamente stata la migliore riunione di tutta la stagione e anche degli ultimi anni. Sono arrivate sette migliori prestazioni mondiali stagionali, una sfilza di record nazionali ma soprattutto tre gare hanno cambiato la storia della propria disciplina (e non solo).

 

Letteralmente mostruosi i 1500m che si sono già ritagliati un pezzo nella storia della specialità (e non solo): per la prima volta sette atleti sotto i 3’30” (il record precedente era di soli 3 atleti). Il keniota Silas Kiplagat vola in un superlativo 3:27.64: ovviamente miglior prestazione mondiale stagionale (disintegrato il 3:28.18 di Kiprop, 9 maggio a Doha) e record della Diamond League (reggeva il 3:27.72 sempre di Kiprop, 2013).

Soprattutto, però, il tempo favoloso di oggi rappresenta la 12esima prestazione all-time e spedisce Kiplagat al quarto posto di sempre! Meglio di lui solo il primatista Hicham El Guerrouj (3:26.00), Bernard Lagat e Noureddine Morceli.

Il podio tutto keniota è completato da Asbel Kiprop (3:28.45) e soprattutto da Ronald Kwemoi che realizza il nuovo Record del Mondo juniores (3:28.81). Basta? Macché. Arrivano anche un record continentale (Nick Willis per la Nuova Zelanda, 3:29.91) e tre record nazionali: Ayanleh Souleiman per il Gibuti (3:29.58), Aman Wote per l’Etiopia (3:29.91) e Henrik Ingebrigtsen per la Norvegia (3:31.46).

 

Caterine Ibarguen ha combinato qualcosa di spettacolare, di storico e di inatteso per come si stava sviluppando la gara. Prima dell’ultimo salto, la colombiana viaggiava in seconda posizione alle spalle dell’eterna rivale Koneva, ma sull’orlo del baratro prova il tutto per tutto per il successo finale.

Ma non arriva solo quello. Caterina balza addirittura a 15.31m (vento nullo): miglior prestazione mondiale stagionale (disintegrato il suo precedente 14.87 del 17 maggio), record americano (migliorato il 15.29 della cubana Aldama che reggeva dal 2003), record della Diamond League (abbattuto il 15.10 di Tatiana Lebedeva, 2007), ma soprattutto diventa la quinta performer all-time, piazzando la nona misura di tutti i tempi, a soli 19 cm dal record del Mondo di Inessa Kravets vecchio di 19 anni. Per l’85esima volta una gara si chiude con un salto oltre i 15 metri, muro che non veniva superato da quattro anni.

Nulla da fare per la russa Yekaterina Koneva che si deve accontentare del secondo posto con un eccellente 14.89, che prima dello show della Ibarguen era il top mondiale (e suo personale). Terza la giamaicana Kimberly Williams (14.59).

 

L’attenzione era tutta sul salto in alto dove seriamente si pensava che stasera potesse cadere il Record del Mondo di Sotomayor che nell’ultimo anno sta barcollando seriamente. In pedana c’erano tutti i sei uomini da over 2.40 negli ultimi dodici mesi, ma non è uscita la gara stellare che ci si aspettava (rispetto agli standard dell’ultimo periodo, ovviamente).

Trionfa Bohdan Bondarenko che supera 2.40 al primo tentativo. Mutaz Barshim, con cui aveva ingaggiato una battaglia campale a New York, fa percorso netto fino a 2.37 poi commette due errori a 2.40 e passa a 2.43. Lì ingaggia la battaglia con l’ucraino, ma entrambi commettono solo errori. Terzo posto per il russo Ivan Ukhov (2.34 alla prima prova), poi due nulli a 2.40. Festa per Marco Fassinotti che supera 2.30 al primo tentativo e realizza il personale! Il piemontese ha poi avuto tre tentativi a quota 2.34, che avrebbe rappresentato il nuovo record nazionale all’aperto, ma sono purtroppo arrivati tre nulli.

 

Justin Gatlin è indubbiamente il miglior sprinter di questo 2014! A sorpresa lo statunitense, già leader dei 100m (9.80), sfreccia anche sui 200m firmando un autorevolissimo 19.68: miglior prestazione mondiale stagionale (migliorato il 19.82 di Warren Weir), record del meeting (reggeva il 19.72 di Gay, 2010) e soprattutto abbatte il suo personale (19.86, ma del 2002!). Con questo risultato diventa addirittura l’ottavo performer all-time!

Gara dominata sul giamaicano Nickel Ashmeade (19.99) e sul francese Christophe Lemaitre (20.09). Quarto Tyson Gay che fatica ancor un po’ dopo il suo rientro dalla squalifica per doping (20.22).

 

Gara allucinante anche sugli 800m, con cinque atleti sotto 1:43! Tutti si aspettavano una nuova prova di forza da parte di Rudisha che voleva ribadire il successo di settimana scorsa. Il Campione Olimpico si ferma però solo al quinto posto (1:42.98). Trionfa Nijel Amos con un bellissimo 1:42.45, primato mondiale stagionale e soprattutto record del meeting (superato l’annoso 1:42.57 di Kipketer, datato 1999). Secondo il francese Pierre-Ambroise Bosse che riesce nell’obiettivo che inseguiva da tanto tempo: migliorare il record nazionale, missione riuscita grazie all’odierno 1:42.53. Terzo l’etiope Mohammed Aman, grande rivale di Rudisha, che si deve accontentare di 1:42.83.

Anche sui 100m arriva la miglior prestazione mondiale stagionale. Ci pensa una straordinaria Tori Bowie. La statunitense vola in un eccellente 10.80, dominando su Veronica Campbell-Brown che riabbracciava un palcoscenico così importante dopo la squalifica per doping (10.96). Il podio è completato dall’ivoriana Murielle Ahoure (10.97), stesso tempo della nigeriana Blessing Okagbare (10.97). La Campionissima Shelly-Ann Fraser-Pryce fatica ancora, che se lentamente migliora e prova a recuperare i fastidi alla spalla: la giamaicana è sesta (11.01, suo stagionale), lo stesso tempo di una deludente Allyson Felix.

 

Show spettacolare di Pascal Martinot-Lagarde! Il francese vola sui 110m ostacoli, completa una prova perfetta in 12.95: nuovo record di Francia, secondo europeo di sempre a soli quattro centesimi dal record continentale del britannico Colin Jackson e a un solo centesimo dalla miglior prestazione mondiale stagionale di Hansle Parchment. Secondo il cubano Orlando Ortega (13.01, personale), terzo il russo Sergey Shubenkov (13.14).

Genzebe Dibaba finalmente rompe il taboo: non aveva ancora vinto una gara outdoor in questo 2014 dopo i tre record del mondo al coperto. L’etiope corre i 5000m in 14:28.88, nuova miglior prestazione mondiale stagionale, in faccia alla connazionale Almaz Ayana (14:29.19) che le arriva a un soffio. Terza la keniota Viola Kibiwot (14:33.73).

Miglior prestazione mondiale stagionale anche per la statunitense Ajee Wilson sugli 800 metri: 1:57.62 per sconfiggere la keniota Eunice Sum (1:57.92) e l’ugandese Winnie Nanyondo (1:58.63, record nazionale).

 

LaShawn Merrit non ha grandissimi stimoli senza il grande rivale Kirani James, con cui si è preso letteralmente a sportellate su tempi pazzeschi nelle ultime due uscite. Lo statunitense vince comodamente i 400m in 44.30, ipotecando anche una bella fetta del diamantone finale. Secondo il connazionale Gil Roberts (44.62), terzo Isaac Makwala (44.90): ci si aspettava di più dall’atleta del Botswana che settimana scorsa scese fino a 44.01 (per un soffio non è stato il secondo non statunitense a scendere sotto i 44’’).

Non va per il meglio il ritorno alle gare di Zuzana Hejnova, alla prima uscita stagionale dopo un lungo infortunio. La Campionessa del Mondo, dominatrice dei 400m ostacoli nelle ultime stagioni, completa la sua prova in un alto 55.86, classificandosi al settimo posto. Ottimo però il tempo di reazione allo start (0.158, il migliore del lotto).

Vince la favorita Kaliese Spencer (54.09) che precede le statunitensi Georganne Moline (54.73) e Cassandra Tate (55.07).

 

Tutto facile per una sontuosa e infinita Valerie Adams. La Campionessa di tutto conferma la propria imbattibilità che dura da quattro anni e getta il suo peso a 20.38 al terzo tentativo., a soli otto centimetri alla già sua miglior prestazione mondiale stagionale (20.46 il 29 marzo) e terza misura di questo 2014. La sua prova è stata davvero notevole perché ha piazzato anche 20.34 e 20.30.

Questo è il 53esimo successo consecutivo della neozelandese che regola senza alcuna difficoltà la tedesca Christina Schwanitz (19.54) e la statunitense Michelle Carter (19.05).

Nel lancio del disco affermazione del polacco Piotr Malachowski (65.84) in una gara tirata col cubano Jorge Fernandez (65.46) e con l’estone Gerd Kanter (64.98).

La ceca Barbora Spotakova vince il tiro del giavellotto (66.96) precedendo la slovena Martina Ratej (64.58) e l’australiana Kimberley Mickle (62.94).

 

Fabiana Murer vince il salto con l’asta (4.76) fallendo poi tre tentativi alla miglior prestazione mondiale stagionale (4.86). Seconda la statunitense Jennifer Suhr (4.71), terza la greca Katerina Stefanidi (4.71, eguagliato il record nazionale).

Tripletta keniota sui 3000m siepi. Jairus Birech vince in 8:03.33 su Conseslus Kipruto (8:09.81) e su Hillary Yego (8:10.23).

Modesta a livello prestazionale la gara di salto in lungo, ma palpitante per l’agonismo. Vince il cinese Li Jinzhe grazie a un 8.09 stampato all’ultimo tentativo, precedendo l’olandese Ignisious Gaisah (8.01), il messicano Luis Rivera (8.00), il britannico Chris Tomlinson (7.94) e il russo Aleksandr Menkov (7.93). Chris Taylor si è limitato a 7.88.

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