Atletica
Atletica, l’Italia c’è: Grenot in cima all’Europa, Legnante Mondiale! Le liste ci sorridono, ma…
Con un’atletica italiana ormai notoriamente in grande difficoltà, abbiamo una super occasione per gioire, una per rallegrarci, una per confortarci. E le liste europee femminili ci sorridono… In attesa che tra un mese arrivino tante belle sorprese…
Libania Grenot vola in cima all’Europa! Al momento, 7 luglio 2014, a trentacinque giorni dagli Europei di Zurigo (12-17 agosto) è la nostra Panterita la più forte del vecchio continente!
L’italo cubana ha corso i 400 metri in un soddisfacente 51.08 ieri sera al classico Meeting di Padova, balzando al comando delle liste continentali. La primatista nazionale migliora di due centesimi il crono dell’ucraina Olha Zemlyak, capace di 51.10 lo scorso 3 giugno e soprattutto migliora se stessa di ben 71 centesimi (aveva corso 51.79 nella tappa di Diamond League a Oslo lo scorso 11 giugno).
La cosa confortante è che i margini sono ancora ampi per una delle nostre più concrete speranze di medaglia nel catino svizzero e le possibilità aumentano giorno dopo giorno, anche se in un contesto di gara davvero provante tutto sarà incredibilmente diverso e molto più difficile.
A livello mondiale (ma per questa stagione poco interessa) è la 18esima performer, 46esimo tempo. Scendere sotto i 51’’ è ovviamente il primo obiettivo stagionale, da centrare nelle prossime settimane per poi perfezionarsi ulteriormente.
La distribuzione degli sforzi sul giro della morte sarà però fondamentale se davvero si vorrà ambire a qualcosa di pesante e sarà soprattutto necessario spingere fino all’ultimo centimetro: il calo evidente degli ultimi 20 metri è stato ammesso dalla stessa atleta, ma c’è ancora del tempo per togliere le tossine.
Assunta Legnante prosegue la sua stagione a suon di Record del Mondo paralimpici. A Napoli aveva spedito il suo peso a 17.39 metri, ma il comitato non aveva riconosciuto la gara. Il nostro Cannoncino non ci pensa su e accontenta tutti con il 17.32 di Padova. Ma ormai questo riconoscimento non basta più alla campana: lei mira ovviamente al 17.50 del minimo richiesto dalla FIDAL per partecipare agli Europei! L’assurdo è che lei ha abbondantemente il minimo richiesto dalla Federazione Europea: ora servirebbe solo che anche i nostri piani alti facessero ulteriori valutazioni oltre a quelle squisitamente metriche.
Chiara Rosa viene stimolata dalla grande amica e rivale, tornando su misure da cui mancava da due anni! La padrona di casa piazza 18.49, entrando prepotentemente all’ottavo posto delle liste europee stagionali. La classifica è ovviamente guidata da Christina Schwanitz (20.22) che, salvo cataclismi, vincerà l’oro a Zurigo, ma la veneta è lì nel mucchione: Obleshchuk (19.40), Kolodko (19.33), Leantsiuk (18.87), Kopets (18.81), Dubitskaya (18.68), Holodnaya (18.54). La finale è sicura, poi c’è da aspettarsi di tutto contando anche le abitudinali squalifiche doping delle atlete dell’Est.
Yadisleidy Pedroso è invece al quinto posto delle liste stagionali. Con un tempo tutt’altro che eccezionale e assolutamente migliorabile dall’italo-cubana.
La primatista italiana è in classifica grazie al 55.42 corso il 27 giugno a Tomblaine, ma è praticamente un secondo sopra al suo record nazionale (quel 54.54 di Shanghai 2013 a dire il vero mai più riavvicinato). I 400m ostacoli non hanno prodotto grandissime cose in questa prima di stagione e in Europa comanda la britannica Eilidh Child (54.82), seguita dalle ucraine Hanna Titimets (54.97) e Hanna Ryzhykova (55.00) e dalla portoghese Vera Barbosa (55.37). La corsa alle medaglie europee è lunga, ma…
Ieri sera a Padova ha condotto una buona gara, ma le ultime due barriere le hanno detto ancora male: 55.70, facendosi sfuggire l’occasione di sconfiggere la Titimets. Ci sono dei margini per sperare.
Mentre al maschile il weekend ha regalato il rientro alle gare di Michael Tumi dopo un anno di assenza (aveva corso la 4x100m ai Mondiali di Mosca). Il bronzo europeo indoor non ha brillato e ha chiuso i 100m in 10.52 in quel di La Chaux-de-Fond.
Il ventenne Emilio Perco sfiora il minimo per gli Europei di Zurigo, mancandolo per due soli piccoli centesimi: 1:47.82 sugli 800 metri, sempre a Padova.
Gianmarco Tamberi è invece sempre più in difficoltà. Settimana scorsa sembrava così vicino il minimo per gli Europei e invece all’Euganeo, dopo aver superato 2.19, si inchioda sul 2.23.