Beach Volley

Beach volley. Il pagellone della settimana. Giovani sugli scudi in Italia, lampi di ripresa nel World Tour

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Bagno Fantini Cervia. Ha voluto festeggiare anche il dio del meteo i 30 anni del beach volley in Italia rovesciando un vero e proprio fortunale sul bagno dove per la prima volta nel 1984 si schiacciò sulla sabbia italica. L’organizzazione, grazie anche all’esperienza trentennale, ha retto benissimo e la finale si è giocata regolarmente alle 17 di domenica. Altri 30 anni così, come minimo. Bravi tutti. Voto 9.

Rossi/Caminati. Con questo fanno tre successi consecutivi per i ragazzini terribile che arrivano dalla Romagna. E’ vero, a Marina di Grosseto manca qualche big, però la crescita di questa coppia è inarrestabile. Giocano con grande sicurezza, intelligenza tattica da veterani e grinta da vendere. Non sbagliano un colpo. Assieme hanno perso una volta in tre tornei. Voto 8.5.

Toti/Benazzi. Il lavoro svolto in primavera con la Nazionale paga per chi in Nazionale vuole tornare dalla porta principale. Giulia Toti e Giada Benazzi centrano il loro primo successo assieme a livello nazionale sulla sabbia intrisa di storia del Fantini di Cervia e dimostrano di esserci fisicamente e di testa vincendo ben cinque partite a fila nella seconda giornata del torneo, intasata di gare per via del maltempo del giorno prima. Che sia il salto di qualità? Voto 8.5.

Zuccarelli/Lestini. Chiudono il Mondiale Under 21 none con quattro vittorie e tre sconfitte e un bilancio tutto sommato positivo. Mai rassegnate, sempre in partita anche quando le avversarie erano più forti e proprio l’ultimo set giocato alla pari con le statunitensi, poi arrivate terze, è il biglietto da visita per il beach dei grandi. Voto 7.

Menegatti/Orsi Toth. Stavolta non si può e non si deve dire nulla alla coppia italiana di punta del movimento. Vincono due partite complicate nel girone, perdendo solo con le inarrivabili Walsh/Rosso, poi superano finalmente i sedicesimi e giocano lungamente alla pari, se non meglio, con le brasiliane Agatha/Seixas, poi finaliste. I segnali sono positivi e il morale è in rialzo. Voto 7.

Lupo/Nicolai. Un passo avanti c’è stato, soprattutto nella qualità del gioco espressa nel girone preliminare. Poi il black out negli ottavi, costato una probabile semifinale . Una costante degli ultimi tornei il set dove la luce si spegne e non funziona nulla ma, a differenza di inizio stagione, la rimonta non arriva e nemmeno il risultato sperato. Voto 6.

Carucci/De Fabritiis. Mettiamoci tutto, l’esordio internazionale, una coppia non proprio affiatatissima. Bravi a vincere due delle prime quattro partite giocate, poi nella gara decisiva di un girone equilibratissimo e di ottimo livello, si sciolgono come neve al sole contro i lituani, poi usciti agli ottavi per mano dei nuovi campioni iridati. Perdere ci sta, raccogliere 18 punti in due set un po’ meno, anche se si è giovani e l’obiettivo è fare la prima esperienza a livello internazionale. Voto 5.5.

Tomatis/Ranghieri. C’è anche una componente atletica nelle difficoltà che sta incontrando la coppia numero 2 italiana, eliminata al primo turno a Long Beach. Partenza a razzo, primo avversario, molto pericoloso, battuta, poi iniziano i guai e il terzo incontro assomiglia molto ad un crollo. La benzina sembra finire troppo in fretta, colpa di una preparazione non positiva. Voto 5.

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