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Ciclismo, Bradley Wiggins alla BBC: “Basta strada, penso solo alla pista”

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La medaglia d’argento nell’inseguimento a squadre con la nazionale britannica ai Giochi del Commonwealth di Glasgow, ha dato nuove motivazioni al 34enne Bradley Wiggins e la voglia di riavvicinarsi più seriamente ai velodromi, che ora prende in considerazione la partecipazione ai  Giochi olimpici di Rio de Janeiro 2016.

Il vincitore del Tour 2012 in questa stagione ha provato a trasformarsi in uomo da classiche, a discapito delle prove da tre settimane. Il risultato è stato ottimo all’ultima Parigi-Roubaix, corsa da protagonista e poi chiusa nella top 10 e nel gruppetto degli inseguitori al vincitore Niki Terpstra.

L’inferno del Nord potrebbe essere il grande obbiettivo di Sir Bradley per il 2015, ma poi è presumibile che Wiggins si concentri sempre di più sulla pista. “Sì, in qualche modo posso dire di aver chiuso i conti con la strada, soprattutto per quanto riguarda i grandi giri – ha detto Wiggins alla Bbc -. Quell’attività mi ha prosciugato. La strada è abbastanza spietata. La pista invece è più come una famiglia, un gruppo più unito e vicino alla gente. Ora io non voglio perdermi il bello della pista per l’attività su strada. C’è stato il mio tempo e l’ho colto. Poi le cose cambiano, è un’evoluzione naturale. Non è un passo indietro. La pista è dove tutto è cominciato e mi piacerebbe chiudere qui, ad alti livelli”. Ricordiamo che negli anni passati in pista Wiggins si è aggiudicato ben tre titoli olimpici (oro 2004 nell’inseguimento a squadre, oro 2008 nell’inseguimento a squadre e individuale) e dai sei titoli mondiali.

Il ritorno in pista è coinciso con una medaglia d’argento carica di significato. Con i compagni Burke, Clancy e Tennant, Wiggins si è inchinato solo ai fuoriclasse australiani, che in finale hanno stampato un tempo favoloso (3’54”851). Ma la prestazione cronometrica fatta segnare in qualificazione dal quartetto inglese (3’59”249) , è un ottimo punto di partenza. Al riguardo, Wiggins ha poi detto di essere intenzionato a discutere quanto prima del suo futuro con il Team Sky, la squadra che lo ha portato a vincere il Tour 2012 (e l’oro olimpico nella crono a Londra) ma che il mese scorso gli ha procurato anche una cocente delusione, escludendolo proprio dalla squadra per la Grande Boucle. “Lavorando in pista, in queste ultime due settimane ho trovato un gruppo fantastico” ha concluso Wiggo, che quest’anno su strada ha vinto il Giro di California e ora mira al titolo mondiale della cronometro.

Fonte: BBC

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