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Debora Sbei, pluricampionessa mondiale di pattinaggio artistico: “Le rotelle meritano le Olimpiadi!”

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Debora Sbei è una delle più grandi campionesse italiane di pattinaggio artistico a rotelle: la stella azzurra ha conquistato innumerevoli titoli mondiali ed europei, confermandosi la regina di questo sport. L’atleta originaria di Teramo fin da giovanissima ha dimostrato il suo valore, vincendo nel 2006 il primo oro ai Campionati del mondo. La pattinatrice classe 1990 racconta ad Olimpiazzurra in esclusiva i suoi successi e i suoi sogni per il futuro.

Puoi parlare delle tue partecipazioni ai Campionati del mondo?

“La prima volta che ho vinto un titolo mondiale è stato nel 2006 ed è stata un’emozione unica ed inaspettata. Fino ad oggi ho vinto 12 titoli mondiali e ognuno di questi mi ha regalato un’emozione diversa”. 

Quali sono i tuoi obiettivi per la prossima stagione?  Cosa ti aspetti  di realizzare ai Mondiali e ai Campionati Europei?

“Il mio obiettivo più grande è quello di migliorare sempre sia a livello tecnico che coreografico, proponendo cose nuove. Spero di partecipare al prossimo mondiale di Reus ed ottenere il miglior risultato possibile”.

Hai qualche nuovo elemento tecnico che vorresti eseguire?

“Al momento no, perché già quelli che presento sono molto difficili, specie per una donna. Comunque spero, sotto la guida della mia allenatrice Sara Locandro, in  futuro di inserire qualcosa di ancora più impegnativo”.

Hai già preparato i nuovi programmi? Puoi anticiparci qualcosa?

“Sì, ho cambiato il long programme: non è un genere musicale ben definito, ma un mix di musiche”. 

Il pattinaggio a rotelle, per ora, non è contemplato ai Giochi Olimpici. Cosa ne pensi?

“Questo è un grande rammarico per tutti i pattinatori, perché è uno sport complesso e spettacolare: secondo me merita di entrare alle Olimpiadi”.
Quali sono le tue passione oltre alle rotelle? Hai qualche sogno nel cassetto?
“Mi piace tanto viaggiare, esplorare nuove culture e luoghi, ascoltare musica, ecc Un mio sogno è diventare ingegnere”.
Se dovessi smettere un giorno lontano, cosa faresti? Vorresti rimanere nel mondo delle rotelle come allenatrice o preparatrice oppure vorresti dire addio e diventare ingegnere?
“Voglio diventare ingegnere, ma dopo tutti questi anni sulle rotelle mi piacerebbe anche restare in questo mondo. Non so ancora se come allenatrice, giudice o preparatrice”.
Qual è lo sportivo che ammiri di più e perché?
“Uno degli sportivi che ammiro di più è Alex  Zanardi perché nonostante il terribile incidente che ha avuto, ha trovato la forza di andare avanti e continuare a mettersi in gioco, anche se in un altro sport”.

Tu cosa ne pensi?

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