Equitazione

Equitazione: Moneta e Gaudiano sul podio a Parigi, ancora delusione Nations Cup

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Da quando ha avuto inizio, il Global Champions Tour 2014 sta offrendo ottime soddisfazioni all’Italia dell’equitazione. A Parigi, Luca Maria Moneta ha proseguito su quest’onda, offrendosi il terzo posto nella prova contro il tempo a due fasi in sella a Neptune Brecourt. Il binomio azzurro ha chiuso la gara in 34″80, preceduto solamente dal padrone di casa Michel Hécart su Nokia de Brekka (32″47) e dal sorprendente messicano Alberto Michán Halbinger su Carusso LS La Silla (34″10).

Emanuele Gaudiano si è invece classificato secondo nella prova “Six Bar”: con Caesario 6, l’azzurro ha ceduto solamente al quarto jump-off contro lo svizzero Pius Schwizer su Chika’s Way, mentre il tedesco Daniel Deusser su Erco van t Roosakker ha chiuso ex-aequo con Gaudiano alla piazza d’onore.

L’ultima prova di giornata, quella contro il tempo con ostacoli ad 1,50 m, è stata vinta dal britannico Ben Maher, che in sella ad Aristo Z ha chiuso con un eccellente 33″22. Sul podio anche il marocchino Abdelkebir Ouaddar su Quickly de Kreisker (34″26) e l’olandese Harrie Smolders in sella a Don V.H.P. Z.

A Budapest, in Ungheria, intanto, sta andando di scena un CSIO tre stelle con una importante partecipazione azzurra. Nella giornata inaugurale, Emilio Bicocchi su Rodgerio ha ottenuto il secondo posto nella prova qualificativa al Grand Prix, terminando alle spalle del padrone di casa Sándor Szász su FBW Celeste Chocolate. Terzo gradino del podio per il tedesco Frederick Troschke su Finaretta.

L’attesa, però, era tutto per la Nations Cup, in una tappa valida per la Divisione 2 europea. La squadra azzurra, formata da Emilio Bicocchi su Ares, Filippo Martini di Cigala su Pupillo dell’Esercito, Marco Porro su Colombea ed Antonio Alfonso su Qumran des Felines, ha chiuso solamente nona con venti punti di penalità dopo la prima manche, a pari merito con la Turchia. La vittoria è andata alla Repubblica Ceca (Zuzana Zelinková su Caleri II, Ondřej Zvára su Carmen Arcus, Emma Augier de Moussac su Danthe RDPF ed Aleš Opatrný su VDL Fakir), che ha teminato con venti unità accumulate in due run, davanti alla Norvegia (24) ed al Belgio (25).

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Immagine: De Lorenzo

giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

 

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