Equitazione

Equitazione, salto: Gaudiano sempre più su. Analisi del miglior cavaliere azzurro

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Oramai da tempo numero uno del salto ostacoli italiano, Emanuele Gaudiano sta continuando ad ottenere risultati sempre più importanti nelle varie competizioni internazionali del più alto livello, dal Global Champions Tour al recente World Equestrian Festival di Aachen, in Germania. Gaudiano sarà certamente il leader della squadra azzurra anche ai World Equestrian Games che si terranno fra un mese in Normandia (Francia), anche se trovare la via del podio sarà tutt’altro che facile.

Come ogni sportivo, forse con qualche rara eccezione, anche Emanuele ha dei pregi e dei difetti, dei pro e dei contro, che tenteremo di sviscerare di seguito, nel tentativo di capire quali siano i suoi punti di forza ma anche gli aspetti da migliorare per il cavaliere azzurro.

IL TALENTO Che Emanuele Gaudiano disponga di un grande talento, lo si sa da tempo. Il lucano lo ha dimostrato sin da giovane, quando vinse la medaglia d’argento ai Campionati Europei dedicati alla categoria Young Rider, nel 2007. Grazie a questa qualità, nessuna strada gli è preclusa.

I CAVALLI Gaudiano dispone di tanti cavalli, tutti di ottima qualità. Se il “capitano” e forse il più noto membro della sua truppa è Cocoshynsky, non va dimenticato che l’azzurro ha già ottenuto grandi risultati in sella a Caesario 6 e Chicago 84, per citare quelli che lo hanno portato di recente sul gradino più alto del podio, senza dimenticare Admara 2, oramai numero uno tra i suoi cavalli.

L’ETÀ Emanuele, classe 1986, ha certamente già accumulato un ottimo bagaglio di esperienze, ma non va dimenticato che in questa disciplina molti dei protagonisti internazionali sono anagraficamente molto in là con gli anni. In questo sport che permette una grande longevità agli atleti, avere ventotto anni significa avere di fronte una carriera ancora molto lunga. Il meglio, insomma, deve ancora venire.

LA CONTINUITÀ Certamente il salto ostacoli non è una specialità che si presta ad una grande continuità: troppo spesso basta sbagliare l’ultima barriera per perdere decine di posizioni. Ad ogni modo, l’altalenare tra risultati eccellenti ed altri molto deludenti è al momento uno dei punti deboli di Gaudiano.

IL GRANDE RISULTATO All’azzurro manca il grande exploit, il risultato nelle prove che contano, quello che gli farebbe fare anche un balzo nel ranking mondiale. L’assenza di Gaudiano si sente spesso proprio nei Grand Prix, e su tutte spicca la delusione di Piazza di Siena, una prova che sicuramente avrà lasciato con l’amaro in bocca Emanuele prima di tutti.

LA PROVA A SQUADRE La Nations Cup, lo abbiamo già sottolineato in altre occasioni, è la vera nota dolente della stagione azzurra. Nessun cavaliere è fino ad ora riuscito a trascinare la squadra a buoni risultati e Gaudiano, come numero uno del movimento azzurro, ci sembra il più indicato per farlo. In attesa di nuovi risvolti, magari proprio ai World Equestrian Games.

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Immagine: cavalcando.it

giulio.chinappi@olimpiazzurra.com

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