Pallanuoto
Europei Pallanuoto femminile 2014: quando l’importante è passare
Nella giornata di ieri la nazionale italiana di pallanuoto femminile ha conquistato l’accesso alle semifinali dei campionati Europei nonostante una prestazione non certo sfavillante contro la Grecia, a sua volta autrice di una partita opaca. Ma mai come in questo caso, l’importante è passare.
L’importante è passare perchè la nazionale azzurra, detentrice del titolo, si è confermata tra le migliori quattro squadre del Vecchio Continente. Importante perchè la vittoria di ieri è arrivata contro una buona avversaria pur non giocando benissimo, specialmente in attacco. Importante perchè quando ha partecipato alla rassegna continentale il Setterosa non è mai uscito dalle prime quattro posizione. Importante perchè domani le azzurre si giocheranno l’ingresso alla finale per provare a difendere il trono europeo.
Positivo, nonostante tutto, il commento del CT Fabio Conti: “Abbiamo giocato veramente una bella partita; abbiamo dominato la Grecia. Siamo stati avanti anche di due gol. Solo situazioni hanno determinato il pareggio. Siamo una squadra giovane e solo il peso del quarto di finale, l’ansia del dentro/fuori, non ci ha consentito di chiudere prima la partita. Vuol dire che nelle nostre corde c’è la sofferenza. Rivolgo i complimenti alle ragazze che hanno giocato come è stato richiesto. Siamo in una fase di costruzione e quindi è normale che si possa incorrere in errori. Le ragazze conoscono il percorso e gli obietivi. Potevamo uscire anche oggi. La pallanuoto a questi livelli è molto equilibrata. Complimenti anche alla Grecia; ha campionesse che non mollano mai, come Asimaki che ci ha puniti a un secondo dal termine. Ai campionati mondiali di Barcellona siamo usciti ai rigori contro la Grecia negli ottavi di finale; questa volta siamo dentro noi. Da qui in poi chiederò alle ragazze di giocare con menti e braccia libere. L’importante è maturare esperienza per arrivare dove vogliamo tra due anni. Sicuramente durante il nostro percorso acquisiremo il cinismo per chiudere prima le partite“.
Ora, per la nazionale azzurra, si prospetta una nuova sfida: l’Olanda. Un avversario certamente abbordabile per le azzurre, che però alla Kirishi Cup sono state sconfitte dalle Orange con il punteggio di 9-8. Rispetto alla partita con la Grecia servirà un po’ di cattiveria agonistica in più nelle fasi cruciali della gara, quel mordente che spesso fa la differenza tra la sconfitta e la gloria. Evitare gli errori difensivi e sfruttare le defaillance avversarie nella nostra metà campo offensiva. Senza pensare troppo e trovando maggiore concretezza in alcune situazioni.
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gianluca.santo@olimpiazzurra.com