Ciclismo
Giro Rosa 2014: azzurre per sfatare un tabù
Il successo di Giorgia Bronzini a Pontecagnano Faiano nel 2013 servì a spezzare un tabù che durava da ben quattro anni, da quando Noemi Cantele nel 2009 si impose a Cerro al Volturno regalando l’ultimo successo di tappa di un’azzurra al Giro Rosa, prima appunto di quello della piacentina.
Ovviamente, per quanto concerne la classifica generale, l’ultima vittoria italiana è ancora più lontana e risale al 2008, con la quinta, clamorosa firma di Fabiana Luperini a ben dieci anni di distanza dal suo ultimo successo. Negli ultimi anni solo Tatiana Guderzo è salita sul podio: terza nel 2010, seconda l’anno scorso, al termine di una corsa di grande regolarità sia in montagna, sia a cronometro. La vicentina è atleta da corse a tappe e da grandi eventi: quest’anno ha gareggiato relativamente poco, ma al campionato nazionale ha sfoggiato un’ottima condizione chiudendo al settimo posto e dunque è da tenere in seria considerazione per un bel risultato nella corsa rosa.
C’è poi Elisa Longo Borghini, che però, come ci ha dichiarato proprio a Varese, non conosce i propri limiti in una corsa a tappe così impegnativa (e il calendario femminile internazionale non offre purtroppo troppi metri di paragone): la piemontese è in ogni caso un’atleta completa e sarà particolarmente stimolata da quell’arrivo in quota a San Domenico di Varzo, sulle strade di casa. Francesca Cauz ha invece infiammato i cuori dei tifosi con una serie di scatti brucianti in salita nel 2013: quest’anno, tuttavia, ha un po’ faticato a trovare le sensazioni migliori, come testimoniano i recenti ritiri al Giro del Trentino e al campionato nazionale, dunque la giovane veneta (anche lei avrà un traguardo in casa, a San Fior) non va caricata di eccessive attese.
Manca qualcuna? Sì, manca Fabiana Luperini. Quarant’anni, pronta all’ultima recita: avrebbe voluto smettere un anno fa, con un clamoroso podio, ma una controversa decisione della giuria la fece squalificare dalla corsa per un peso della bicicletta di 100 grammi inferiore al limite consentito. Non poteva finire così l’epopea della Pantanina, che si è dunque data un’altra chance…e attenzione, perché le gambe nelle ultime settimane sembravano girare davvero bene.
L’Italia andrà poi alla caccia anche di successi di tappa, in primis proprio con Giorgia Bronzini, e poi con altre ruote veloci come Barbara Guarischi, Marta Tagliaferro e una Giada Borgato che vuole e merita di ritrovare la strada del successo. Le montagne e l’arrivo in casa a Cesenatico chiameranno all’attacco Dalia Muccioli...e all’attacco vedremo spesso anche Valentina Scandolara, atleta in grande forma (prima al Trentino, seconda al Tricolore) che corre fianco a fianco ad una straordinaria campionessa come Emma Johansson.
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Foto: Anton Vos/Estado de Mèxico Team
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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com