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Golf femminile, il punto: le azzurre d’Europa rispondono presente, in ombra Giulia Sergas

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E’ mancato il botto in un Major, sotto forma di piazzamento importante, è mancata una vittoria all’Open d’Italia in cui tutti speravano e credevano, date le premesse. Ma l’Italia del golf femminile non ha mancato, invece, di dimostrare di essere comunque presente in svariate occasioni. Non ha mancato di dimostrare la propria qualità, non solo con le due trascinatrici per eccellenza, Giulia Sergas e Diana Luna, ma anche con le cosiddette ‘seconde linee’, che hanno contribuito notevolmente al bottino dei sei Top 10 conquistate finora.

In particolare, le proettes azzurre hanno avuto modo di mettersi in luce soprattutto sul Ladies European Tour, dove il faro è naturalmente Diana, ma non solo. La romana si è confermata l’italiana più regolare e proficua dal punto di vista dei risultati, con il 4° posto di Perugia e altre quattro Top 20, tra cui spicca soprattutto il 12° posto alla Coppa del Mondo, al cospetto delle migliori del globo. In attesa di un ritorno alla vittoria, assente ormai dal 2011, la Luna può godersi un oltremodo dignitoso 21° posto nell’ordine di merito europeo. Nella money list, la seconda italiana (esclusa la Sergas, impegnata principalmente negli Stati Uniti) è Margherita Rigon, che ha avuto il suo momento di gloria in Marocco, ad Aprile, quando la 32enne ha concluso brillantemente in decima posizione. Per due settimane, invece, una delle star è stata la veterana Sophie Sandolo, capace di inanellare due Top 10 consecutive in Slovacchia e a Perugia. Ha provato a rendersi profetessa in patria anche Veronica Zorzi, evidentemente con un unico obiettivo in stagione, quell’Open d’Italia per cui, però, si è dovuta accontentare di un quinto posto.

Se la pattuglia ‘europea’, seppur a corrente alternata, compare spesso e volentieri nella zone alte della classifica, non si può dire lo stesso delle ‘americane’ impegnate nel LPGA Tour. Il circuito statunitense sarà anche notevolmente più competitivo, ma Giulia Sergas ha vissuto stagioni migliori. La triestina finora è entrata in una sola Top 10, al Kia Classic, ma la progressione del suo 2014 è tutt’altro che esaltante: cinque tagli mancati e dei Major giocati sotto i suoi abituali standard, lei che ci ha abituato a mirabolanti performance nei tornei dello Slam. Non va meglio a Giulia Molinaro, che non ha trovato la giusta quadratura del cerchio dopo la promozione dal Symetra Tour conquistata lo scorso anno. Solo un 41° posto per la veneta come miglior risultato, ma a 24 anni i margini di crescita sono ancora ampi.

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daniele.pansardi@olimpiazzurra.com

Foto: Federgolf

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