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Hockey Pista

Hockey pista, Europei 2014: il pagellone dell’Italia Campione!

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Gli eroi di Alcobendas sono finalmente rientrati in Italia, e pure Massimo Tataranni ha potuto festeggiare il suo oro ottenuto in terra spagnola, dopo il clamoroso arresto a seguito dei festeggiamenti.

Per omaggiare i nuovi campioni d’Europa però, è giusto redigere delle pagelle relative ai 10 giocatori che hanno composto la rosa azzurra.

Barozzi e Gnata, voto 9: i nostri portieroni sono sicuramente i migliori del Vecchio Continente. Leonardo (Barozzi) si esalta con la Spagna e salva lo storico 2-2, in casa dei maestri del gioco, anche se con la Svizzera e nel primo tempo con la Francia non è ineccepibile; mentre Riccardo (Gnata) è stratosferico con Germania, quando ci salva nel momento più brutto della nostra avventura, Portogallo e la Francia (nella ripresa) parando di tutto: rigori, tiri liberi, siluri dalla distanza, deviazioni sotto misura. L’estremo difensore veneto è uno spettacolo.

Motaran, voto 8.5: il capitano ha un carisma pazzesco. Guida sempre il collettivo in maniera granitica essendo da esempio per tutti, anche nei momenti di sofferenza e difficoltà. Quando supera la linea mediana, con il suo potente tiro dalla distanza, è il terrore degli avversari. Nella vittoria francese griffa una doppietta di importanza capitale, per il successo finale.

D’Ambrosio, voto 9: e pensare che non ha ancora un contratto per la prossima stagione. E’ glaciale quando si trova a tu per tu con i portieri avversari per realizzare i tiri liberi che il resto della squadra, o lui stesso, si procura. Su e giù in continuazione, sempre a sostegno dell’azione offensiva; si fa rispettare anche quando c’è da marcare gli avversari.

Illuzzi, voto 8: la fantasia al potere. Il pugliese inventa, pattina, assiste i compagni e diventa più forte pure dei dolori ad una spalla malconcia. L’uomo perfetto per collegare i reparti, nello scacchiere di Mariotti. Le altre nazionali ce lo invidiano. Orgoglio nostrano.

Tataranni, voto 8: bomber “Max” è la sua altalena di emozioni incredibili. Ne spara quattro all’esordio con la Svizzera, poi si procura il fallo decisivo per mandare Ambrosio dalla linea del tiro libero contro la Germania. Si sacrifica tantissimo con la Spagna e manca sotto porta, così come con il Portogallo; ma con la Francia realizza (nel buio della connessione internet) la doppietta che ci permette di superare i transalpini.  Lo staff tecnico gli chiede qualcosa di diverso, rispetto a quanto compie di solito nel Valdagno, e lui ci prova riuscendoci quasi sempre bene. Sull’avventura in commissariato, meglio sorvolare. L’importante è che il lucano adesso possa godersi questa gioia.

Cocco, voto 9: se ci fosse stato il premio (come in NBA) per il 6° uomo, l’avrebbe vinto lui a mani basse. E’ un ciclone. Carico come una molla lo trovi ovunque. Attacca, difende, contrasta, segna, si arrabbia, si procura falli e poi…festeggia un titolo meritato che lo vede sicuramente in copertina.

Pagnini, Squeo e Verona, voto 7.5: giocano poco, ma quando entrano danno il loro contributo alla causa.
Pagnini, anche a causa di problemi muscolari, attende il suo momento fino a quando nell’ultima partita non si toglie pure la soddisfazione di una rete.
Squeo invece, è il classico elemento di una rosa che tutti vorrebbero avere. Pronto a tutto, non fa polemiche, entra e segue le indicazioni per il bene del collettivo.
Verona, il giovanissimo. Ha stoffa, si vede. Questo è un successo che può solo dargli consapevolezza dei suoi mezzi: se è arrivato alla nazionale un motivo ci sarà. Il futuro è suo.

Mariotti e il suo staff, voto 10: l’eccellenza va riservata a chi ha plasmato questa squadra.
Il coach toscano, assistito da un secondo di grande esperienza come Nino Caricato e da tutta un “Squadra” che orbita alle loro spalle, lavora benissimo in quel di Viareggio, dove è di fatto iniziata l’avventura azzurra. Mantiene sempre e comunque un profilo basso usando il bastone e la carota a seconda delle situazioni che le partite e poi la classifica ci riservano.
Ci regala un momento di esaltazione eccezionale quando si toglie la maglietta ed esulta per il 2-2 contro la Spagna, sotto lo spicchio riservato ai tifosi del Bel Paese. Un condottiero a cui molte guide tecniche di rappresentative nazionali dovrebbero (forse) guardare.

 

Italia-Francia 5-4

Italia-Portogallo 3-2

Italia-Spagna 2-2

Italia-Germania 3-2

Italia Svizzera 7-3

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Foto: Cerh (Cattini)

michele.cassano@olimpiazzurra.com

 

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