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Hockey pista, Europei 2014: Italia, il sogno diventato realtà! Un viaggio durato 24 anni

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Ci sono momenti nella storia di una nazionale che cambiano inesorabilmente il corso della storia.

Ieri, sabato 19 luglio 2014 è stato uno di questi.

La nazionale italiana di hockey pista ce l’ha fatta. E’ risalita sul tetto d’Europa dopo 24 lunghissimi anni d’attesa superando, in casa sua, i maestri spagnoli  del gioco e pure i cugini-rivali del Portogallo.

Una cavalcata iniziata in sordina, con legittime ambizioni da podio e la voglia di misurarsi con le due superpotenze del continente, ma nulla più.

Ed invece. Gli azzurri si sono caricati di energia positiva man mano che le partite passavano e la posta in palio diventava sempre più alta, guidati da un condottiero come Massimo Mariotti e da tutto il suo staff tecnico.

Un biglietto di sola andata per il Paradiso sportivo, non facile da conquistare, con un percorso ricco di difficoltà ed insidie che spesso hanno spinto i nostri ragazzi a superare i propri limiti.

Le parate di Gnata e Barozzi, soprattutto nelle partite con Spagna e Portogallo, la classe di capitan Motaran, decisivo nel coordinare la squadra, la freddezza di Ambrosio, con i suoi tiri liberi pesantissimi (Italia-Germania 3-2; solo per citarne uno), la voglia di Illuzzi, addirittura rientrato in campo con una spalla malconcia nel match contro il Portogallo, il sacrificio di Tataranni, che nella partita decisiva contro la Francia è stato premiato con due reti di importanza capitale, la prontezza di Cocco, sempre decisivo nei suoi ingressi dalla panchina per dare quella nuova linfa al collettivo azzurro, la pazienza di Verona, Squeo e Pagnini, bravi ad attendere il loro momento senza mai polemizzare, anzi incoraggiando i compagni e venendo premiati (come nel caso del bomber del Follonica) dalle prestazioni in pista.
Senza dimenticare chi a questa avventura ha dovuto rinunciare per impegni personali o per scelta tecniche, come Menichetti, Nicoletti, Zen, De Oro, Nicolas e Corona, Borsi, Ghirardello, G.Cocco e Malagoli, offrendo comunque qualcosa al lavoro svolto in quel di Viareggio, nelle fasi di preparazione.

Il sogno quindi è diventato realtà dopo quello storico trionfo del 1990, quando chi vi scrive non era addirittura nato.

Ma adesso non fermiamoci. Non accontentiamoci.

Prepariamoci a dovere. C’è da conquistare il mondo….

 

Italia-Francia 5-4

Italia-Portogallo 3-2

Italia-Spagna 2-2

Italia-Germania 3-2

Italia Svizzera 7-3

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Foto: Leonardo Barozzi (Profilo Facebook)

 

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